È un primato quello che regista il “Rapporto annuale sui consumi dei prodotti surgelati in Italia” di Iias: il 2019 conferma l’apprezzamento di questi prodotti da parte dei consumatori italiani. Crescono il retail (+1,5% dei volumi acquistati) e il fuoricasa (+1,1%), con segni positivi in tutte le categorie e, per la prima volta, il dato pro-capite supera i 14 chilogrammi, mentre il settore tocca i 4,7 miliardi di euro.

I primi 4 mesi del 2020 sono invece in chiaroscuro: da una parte, nel primo quadrimestre 2020, le vendite complessive del commercio al dettaglio hanno segnato un +13,5% e anche il segmento del porta a porta è salito del 40% a marzo, rispetto al 2019.

A questi numeri positivi ha fatto da contraltare il fuoricasa: nel primo quadrimestre, l’intero comparto della ristorazione - commerciale e collettiva - si è quasi dimezzato. Ciò ha impattato sul settore che assomma, nel food service, Horeca e mense - più del 37% del totale della domanda - lasciando presagire per l’intero anno una perdita di 600 milioni di euro.

Buone notizie dall’estero: le vendite oltre confine, nel 2019, hanno messo a segno un +5,2% sul 2018. E, quando si fa riferimento all’export, un discorso a parte merita la pizza, che ha oltrepassato le 150.000 tonnellate, registrando un incremento di oltre il 10%, stimabile in 500 milioni di euro.

Poprio per promuovere ancora di più sui mercati questo prodotto, a marzo 2020, Unione italiana food ha concretizzato un importante accordo con il coinvolgimento del Ministero della Salute, del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ambasciata italiana a Washington. L’operazione ha aperto la strada all’esportazione di ingredienti surgelati a base di carne suina negli Usa. I benefici saranno significativi: il mercato americano è infatti costituito in larga parte da prodotti che contengono ingredienti a base di carne, come il salame piccante.