A Settimo torinese, con Torino Outlet Village, di Arcus Real Estate (Percassi) parte, domani, 24 marzo, la stagione dei grandi opening primaverili del ramo outlet-centri commerciali. Il complesso piemontese è di 20.000 mq, con 90 insegne e 6 milioni di visitatori annui previsti.

Seguirà, a breve distanza, giovedì 30 marzo, Adigeo di Verona, di gruppo Ece: 47.000 mq, 130 negozi, un ipermercato Interspar e 170 milioni di euro di investimento.

Poi c’è l’estensione (fase 3) di Orio Center, che dovrebbe debuttare in maggio: in questo modo lo shopping center, by Percassi, toccherà 105.000 mq, grazie all’aggiunta di 30.000 mq e di 75 insegne focalizzate sul lusso. La scuderia totale sarà di 275 negozi, ristorazione compresa, con 8.000 posti auto e un multisala da 14 schermi.

Tra la fine di maggio e i primi di giugno raddoppierà Esp di Ravenna, di gruppo Igd, grazie a 50 milioni di investimento. I marchi schizzeranno da 47 a 99 e i posti auto sfioreranno quota 3.600. In particolare la Gla della galleria commerciale salirà da 11.682 a 30.580 mq e, a fine lavori, il nuovo Esp si piazzerà sui 47.000 mq totali.

Per non dire dei mesi estivi e autunnali, dove i nomi che contano sono specialmente quelli del retail park ‘I Viali’ di Nichelino di 42.000 mq (firmato da Carmila e, dunque, da Gruppo Carrefour) e di City Life Shopping (oltre 30.000 mq), by Sonae Sierra, nel nuovo quartiere, semicentrale, realizzato presso la vecchia fiera di Milano e denominato, appunto City Life.

Insomma una valanga e, sicuramente, abbiamo dimenticato debutti e refurbishment di rilievo. Ma come si è chiuso il 2016, straordinario anno di rilancio e rinnovo del parco della nostra Penisola, forte di circa 970 complessi commerciali? Alla domanda risponde ‘Italy real estate market outlook 2017’ di Cbre research.

“Il 2016 – si legge - è stato particolarmente vivace per il settore, con oltre 300.000 mq di progetti completati, rispetto ai 21.000 del 2015. Gli sviluppi realizzati, hanno confermato la tendenza a costruire shopping center sempre più grandi e rivolti a bacini d’utenza regionali. Il nuovo centro commerciale sta cambiando rispetto al passato: meno ancore alimentari e più spazio dedicato a servizi, leisure, entertainment e food court. Il centro si sta trasformando in un luogo di ritrovo per la comunità dove shopping, intrattenimento e tempo libero si fondono per creare la migliore esperienza d’acquisto possibile. La pipeline degli sviluppi – continua Cbre - rimane sostenuta e, a gennaio 2017, risultavano in costruzione circa 280.000 mq Gla di progetti”.


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