«Unilever conferma di avere avuto trattative con Gsk e Pfizer per una potenziale acquisizione relativa al business di Gsk consumer helthcare, un leader nell’interessantissimo comparto della salute. Questa sarebbe una scelta strategia, perché il gruppo continua a rimodellare il proprio portafoglio».

Ma non è bastata un’offerta di 50 milioni di sterline, 60 milioni di euro, a convincere i possibili venditori, GlaxoSmithKline e, appunto, Pfizer, a privarsi di un’alleanza che contiene vere celebrità e altrettanti asset come Voltaren, Sensodyne, Parodontax, Multicentrum, Polase, Rinazina, per un fatturato di oltre 10 miliardi di sterline e una distribuzione annua che supera 4,7 miliardi di confezioni.

In sostanza la multinazionale anglo olandese, secondo la controparte, avrebbe offerto ancora troppo poco, non riconoscendo il giusto premio a un valore di impresa quantificato, dagli analisti, intorno ai 48 milioni di sterline.

Di questo deal, uno dei più eclatanti mai realizzati a Londra, si era sentito già parlare, visto che lo scorso anno Unilever avrebbe già tentato, invano, la scalata.

Gsk e Pfizer, del resto, sanno bene di avere in mano un vero tesoro, che avrebbero pensato di rendere autonomo, tramite un progetto di spin off.

Ma mai dire mai, visto che Unilever sembra ancora, come trapela dalla nota, più che interessata.