Mentre Amazon si mangia, per una cifra decisamente troppo elevata, Whole Foods, il rivale Walmart, specularmente, si espande ancora nell’e-commerce e indossa i vestiti di Bonobos, uno dei più apprezzati siti americani di abiti maschili.

Anche qui la cifra sborsata è decisamente forte: 310 milioni di dollari per una compagnia che ne fattura 150, il che resta in ogni caso un’inezia per un gigante che macina ben 486 miliardi all’anno. Ma è evidente che l’operazione si inscrive all’interno dello storico conflitto con il gruppo di Jeff Bezos, che di miliardi ne fattura 445.

Bonobos, spiega il ‘New York Times’, è stata fondata a New York nel 2007 e ha cominciato come rivenditore di pantaloni casual, ma rapidamente ha allargato il proprio raggio d'azione per arrivare a coprire tutta la moda uomo, aprendo anche dozzine e dozzine di pick up.

Il sito si caratterizza per una forte politica di servizio al consumatore, che prevede un numero elevato di resi incondizionati e che si avvale di una fitta rete di ‘ninja’, come sono chiamati gli addetti all’assistenza e all’ascolto dei clienti.

Prima di Bonobos, è noto, Walmat ha comprato molti altri siti, a cominciare dal discounter non alimentare Jet.com, pagato, lo scorso anno, 3,3 miliardi di Usd.

Al momento non c’è alcun progetto per portare i prodotti Bonobos – che hanno prezzi medi ragionevoli, ma non certo bassissimi, visto che un paio di pantaloni costa sui 100 dollari - nei punti vendita Walmart. Sicuramente però la rete click&mortar dell’acquisito sarà utile come terminale logistico per altri prodotti online.