Le gare e i concorsi che gravitano intorno al mondo della comunicazione non mancano. Alcuni sono credibili, altri molto meno per via di ragioni economiche e di visibilità.

Fra i più solidi c’è Best brands Italia, giunto quest’anno alla sua sesta edizione. I 5 vincitori sono stati infatti designati da una ricerca, condotta per più di un anno, da GfK che, dall'osservazione dell'intero panorama delle marche presenti sul mercato, è via via passata a selezionare – con 6.500 interviste sui consumatori e l'applicazione di un algoritmo che mixa dati e percezioni - una rosa di 300 nomi, e 50 finalisti, cioè i primi 10 per ogni categoria.

Nell’anno della pandemia o, nonostante essa – difficile valutarne le ricadute, spesso positive sui grandi nomi del mercato – in testa si piazzano Ferrero, Dash, Dyson, Amazon, Bmw, top five nelle rispettive tipologie: corporate, prodotto, crescita, digitalizzazione e, nuova entrata, la sostenibilità.

Si osserva, intanto, che Ferrero detiene il proprio titolo di campionessa dal 2015, interrotto, solo nel 2018, da Ferrari auto, che quest'anno si posiziona al secondo posto. La rosa dei dieci vede poi, nell'ordine Barilla, Bmw, Nestlé, Pirelli, L'Oréal, Lidl, McDonald's ed Eni.

“In questa graduatoria – commenta GfK - troviamo le marche riconosciute dagli italiani come punto di riferimento, con le quali convivono da anni, che non li hanno mai traditi e li accompagnano nella buona e nella cattiva sorte. Durante l’emergenza esse sono riuscite a comunicare la loro vicinanza ai consumatori e la speranza nel superamento delle difficoltà”.

La qualifica di prodotto di punta, nel vissuto dei nostri connazionali, è andata a Dash e, dunque, a Procter & Gamble. La famosa linea di detersivi è un habitué di Best Brands ed era stata esclusa dal salotto più nobile solo nel 2016, arrivando, comunque, terza.

A Dash seguono, nell’ordine, Coca Cola, Mulino Bianco, Rio Mare, Nutella, Findus, Samsung, Lego, Kinder, Mutti, con un buon equilibrio a fra multinazionali estere e colossi italiani, sempre multinazionali, ma con fatturati ben diversi.

Nell'anno da passare in casa Gfk ha notato che gli italiani hanno riconosciuto l'importanza di quei prodotti che li hanno aiutati a vivere e sopravvivere, ad affrontare stili di vita che sono improvvisamente cambiati e nuove forme di convivenza in famiglia. In questa classifica troviamo, dunque, ‘oggetti’ che facilitano la coesione fra le persone e quel minimo di socializzazione permesso con gli amici e che rispondono a nuovi bisogni, fra i quali detersione e sanificazione.

Il nucleo familiare, con più desideri di prima, si è rivolto anche a tutto quanto consente di governare i nuovi tempi fra le quattro mura e che, mancando la ristorazione e abbondando il tempo libero, risponde alla creatività e fantasia in cucina.

Per capacità di crescita si piazza primo Dyson (piccoli elettrodomestici e tecnologia), seguito da Fairy (grandi elettrodomestici), Lenovo, Pril, Swiffer, Aperol, Lenor, Volkswagen, Lysoform, Bonomelli. Si nota che 6 su 10 hanno a che fate con la pulizia e la cura della casa e della persona.

A parte qualche ‘intruso’ il mix, in sostanza, raccoglie la tecnologia per il lavoro a distanza e i prodotti per l’igiene.

Nel digitale sul podio c’è, inutile dirlo, Amazon, già premiata nel 2019, al secondo Samsung, al terzo PayPal e, a seguire WhatsApp, Booking.com, Google, Bmw, Audi, Mercedes, Apple, tutti brand che semplificano diversi ambiti dell’esistenza quotidiana.

Sempre più persone - anche i non nativi - hanno sperimentato i servizi telematici nel corso dell'ultimo anno. Questo spiega anche l'ingresso di Bmw, Audi e Mercedes: l'automobile connessa entra nella piramide dei desideri perché, nella forzata clausura casalinga, il vero sogno diventa la gita, mentre cresce l'interesse per i veicoli che agevolano la guida.

Regina per sostenibilità è Bmw, marchio che ricorre, tallonata da Mulino Bianco, Regina (Sofidel), Ermenegildo Zegna, Alce Nero, Dash, Mercedes, Lysoform, Kellogg, Electrolux.

I bisogni e i desideri non sono più soltanto quelli basici, ma si spostano su componenti come il rispetto dell’ambiente, la sicurezza, la protezione della salute, tutte facce del nuovo significato della qualità totale.