È sempre più digitale la gestione di tutti i processi legati al ciclo dell’ordine (ordine, conferma dell’ordine, avviso di spedizione e fattura) da parte delle imprese del largo consumo operanti in Italia. E aumenta, anche, il ricorso all’Edi (Electronic data interchange), lo scambio elettronico di documenti commerciali e amministrativi.

A dare una fotografia dettagliata della situazione, dei principali trend in atto e delle opportunità di sviluppo del mercato è l’edizione 2019 del “Monitoraggio dell’uso dell’Edi nel largo consumo in Italia”, che GS1 Italy realizza da 5 anni in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano.

In questa edizione emerge che la digitalizzazione dei processi è un trend sempre più evidente, in particolare per le imprese con una forte propensione all’export, e che l’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica ha rappresentato un importante volano.

Nel 2018 le società italiane che hanno utilizzato l’Edi sono aumentate del 23% rispetto all’anno precedente e il volume dei documenti scambiati è cresciuto di 27 punti percentuali. In cifre assolute, si tratta di 16.000 aziende per circa 210 milioni di documenti inviati in digitale.

La fattura è il documento più diffuso in assoluto via Edi, con 55 milioni di scambi nel 2018 pari al 26% del totale (+10% rispetto all’anno precedente). Seguono gli ordini (15%), gli avvisi di spedizione (11%) e le conferme d’ordine (4%).

Per quanto riguarda il settore del largo consumo, i dati rilevati dal Monitoraggio fanno emergere una realtà in maturazione, nella quale si stanno affermando relazioni “di qualità”, ossia che completano tutto il ciclo dell’ordine in digitale. Infatti è positivo il bilancio 2018 per l’adozione degli standard GS1 Edi. Le aziende che hanno scambiato almeno un messaggio con questa modalità sono state 8.139 (oltre la metà del totale delle imprese italiane attive in Edi).

Fra gli standard GS1 Edi, il ‘Monitoraggio’ si focalizza su Euritmo, la soluzione Web-Edi sviluppata da GS1 Italy per lo scambio elettronico dei documenti commerciali che è diventata la più diffusa: il numero degli scambi di ordini e conferme d'ordine, fatture e avvisi di spedizione è arrivato a 56,6 milioni di unità, in aumento del 17% rispetto al 2017.

Nel 2018 Euritmo è stato adottato da 3.922 organizzazioni, fra produttori, retailer (compresi grossisti, centrali e aziende associate) e operatori logistici. A crescere numericamente nel 2018 sono stati soprattutto questi ultimi (+17%) a conferma della tendenza alla terziarizzazione delle attività del settore, del contributo degli operatori logistici alla transizione verso la digitalizzazione delle relazioni e all’integrazione delle attività nella supply chain del produttore e del distributore in un’ottica di data management.

“Nei prossimi anni la sfida si giocherà su due campi di intervento. Il primo è il grande interesse già dimostrato da alcuni retailer nel portare l’Edi sul versante dell’ottimizzazione logistica, spingendo sullo scambio dei documenti anche per la certificazione delle consegne. La triangolazione con le terze parti logistiche darebbe, infatti, un grande impulso all’efficienza, chiudendo il cerchio della dematerializzazione della supply chain - spiega Massimo Bolchini, standard development director di GS1 Italy -. L’altro fronte su cui si gioca la transizione alla digitalizzazione dei processi è la sincronizzazione delle informazioni di prodotto, necessaria per ottenere un Edi di qualità. Un versante su cui GS1 Italy ha già lavorato creando la soluzione Allineo, che si basa sullo standard GS1 Gdsn”.

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