di Luca Salomone

L’ex Teatro Smeraldo di Milano, con i suoi 5.000 mq totali, di proprietà di Eataly, nonché sede del punto vendita meneghino dell’insegna, è stato acquistato, per 60 milioni di euro, da Coima, uno dei protagonisti del retail real estate: la società di gestione del risparmio è detentrice di 27 fondi immobiliari, per più di 8 miliardi di euro investiti.

Naturalmente Eataly non farà le valigie: anzi ha siglato, contestualmente, un contratto di affitto della durata di 21 anni. Top secret l’ammontare del canone.

Il finanziamento dell’operazione, per 34 milioni di euro, è stato assicurato dalle attuali banche che rientrano nel fondo Coima core fund I: Crédit Agricole, Bnp e Société Generale.

Commenta Luca Baffigo Filangieri, consigliere di Eataly real estate: «Questo passaggio di testimone nella proprietà conferma la nostra strategia immobiliare e la sua ottica di riqualificazione e rilancio. Con questa operazione il palazzo, in cui ha sede Eataly Milano, entra a pieno titolo nel contesto di sviluppo del quartiere di Porta Nuova, inserendosi in uno scenario innovativo e in piena trasformazione, tra i più interessanti in città».

Infatti, la nuova proprietà consente a Coima di consolidare ulteriormente la presenza nel quartiere ed espandere la rete di high street retail in Porta Nuova - da piazza Lina Bo Bardi a piazza XXV Aprile, attraverso piazza Gae Aulenti – dove, oggi, sono presenti circa 50 marchi commerciali, distribuiti su 20.000 mq, che dovrebbero superare i 90 nei prossimi tre anni, per una superficie complessiva di 30.000 metri quadrati.

Per il retail, in Gae Aulenti e vie collaterali, ci sono, fra gli altri, Chiara Ferragni, Nike, Muji, Under armour, Feltrinelli Red, Sephora, Venchi, Alice pizza, Panino Giusto, uno showroom Tesla, e una locomotiva Esselunga di 2.300 metri quadrati. Inaugurato alla fine del 2013, il megastrore ha fatto davvero la differenza in termini di attrazione.

L’area, o le aree, tutte saldamente collegate fra loro – in progetto anche un ‘sistema nervoso digitale' - e poste nel quadrante Nord del centro di Milano, ospitano 35.000 lavoratori di grandissime aziende - come Unicredit, Axa, Unipol, Microsoft, Amazon, Ibm, Samsung, Google -, con una previsione di crescita di oltre il 20% entro il 2025, grazie all’arrivo, nel quartiere, di nuove sedi direzionali.

Spiega Manfredi Catella, fondatore e amministratore delegato di Coima: «L’investimento nell’immobile in cui ha sede Eataly Milano si inserisce nel programma di attivazione e transizione Esg della piattaforma commerciale di Porta Nuova, che prevede la crescita dei flussi pedonali da 10 a oltre 15 milioni di persone nel 2025».