Dopo che l’autorizzazione del Mise e di Regione Veneto, in gennaio, hanno dato via libera all’acquisizione, da parte di Ovs, di Stefanel – 23 punti vendita -, il rilancio del marchio entra nel vivo. Il primo aspetto positivo è il salvataggio di 100 posti di lavoro.

L’operazione, finalizzata il 1° marzo, ha comportato da subito la riapertura dei negozi, tutti ubicati in location di pregio e tutti a gestione diretta.

La raffica di opening è stata intensa già dai primissimi giorni: Torino, Como, Lodi, Venezia, Udine, Roma, Genova, Monza, Carpi, Varese, Rimini, Catania, Siracusa…

Le riaperture sono alla base del rilancio del brand, per il quale, riferisce una nota di Ovs, è stato programmato un più vasto piano di crescita, già nel 2021.

I prodotti che si troveranno nei negozi rappresentano l’ultima collezione sviluppata dalla precedente gestione: “Come anticipato – riporta ancora Ovs - siamo da tempo al lavoro sullo sviluppo del nuovo prodotto, che sarà in vendita a partire dall’avvio della futura stagione autunno inverno 2021. I team misti daranno vita a un assortimento contemporaneo e accessibile, sempre però caratterizzato da uno stile, una femminilità, una ricercatezza nei particolari e una qualità dei materiali che dovranno rappresentare la carta di identità del marchio.

"Rilevanti, poi, le manifestazioni di interesse che osserviamo da parte di alcuni mercati esteri, dove il nome Stefanel era particolarmente amato”.

Non è tutto: Ovs non ha mai nascosto il proprio interesse per Conbibel, che, dal 28 gennaio, come stabilito dal Tribunale di Torino, è ufficialmente in amministrazione straordinaria.

La catena astigiana, nata oltre 60 anni fa, e passata, nel 2007, sotto il controllo del fondo statunitense Oaktree Capital Management, ha misure ben diverse: 160 negozi, 1.200 dipendenti e un potenziale di fatturato stimato in 180 milioni di euro.