Dopo il nuovo punto vendita di Roma Via del Tritone, inaugurato il 12 ottobre su 17.500 mq e 8 livelli, Rinascente continua a puntare sui negozi di fascia alta. Il modello è ovviamente ‘Rinascente Duomo’ con il suo straordinario fatturato, che rappresenta oltre il 50% dei 615 milioni di euro di consolidato del gruppo e la sua eccezionale redditività, superiore a 20.000 euro al metro quadrato.

Il progetto riguarda l’insediamento di Torino Via Lagrange 15, importante strada commerciale dove sorge, fra l'altro, anche Eataly. Il Pdv inaugurato nel 1973, verrà totalmente rinnovato con un investimento di 61 milioni di euro. L’obiettivo è salire da 4.300 mq su 6 piani a 7.500 più l’interrato. Sono inoltre previste, a regime, ossia a settembre 2019 – data del nuovo opening – 50 assunzioni, che si sommeranno allo staff di 80 addetti, più altri posti di lavoro nei negozi interni.

L’operazione ha già comportato l’acquisto dell’immobile che, per 33 milioni, diventa di proprietà. Altri 20 milioni saranno spesi nelle opere di rifacimento e 8 milioni per arredi e mobili.

I responsabili sono tutti architetti e designer di primo piano, a partire dal capo progetto Gianmatteo Romegialli, titolare di Act_Romegialli di Morbegno (So), Paolo Lucchetta, Fabio Fantolino e studio David Lopez & Fanny Bauer Grung.

Si attendono numerosi sbarchi, al momento ufficiosi. Fra le insegne si parla per esempio di McFit, il colosso tedesco dei centri fitness con 3 palestre in Italia e circa 240 in Europa. Ci dovrebbe poi essere un ulteriore punto di ristoro, mentre l’offerta si aprirà in modo più netto alla fascia del lusso accessibile.

Pierluigi Cocchini, amministratore delegato di Rinascente, ha spiegato, alla municipalità torinese, i motivi di questa scelta: «Siamo in una location straordinaria, in un’area pedonale vicino a musei importanti, come l’Egizio e il Risorgimento, in un contesto sempre più orientato al turismo, specie negli anni recenti. Inoltre, pur essendo vecchio, negli ultimi 3 anni lo store ha dato buoni risultati in termini di fatturato. Considerando tutti questi fattori si è deciso di puntare dunque su Torino. Prova ne è l’acquisto del palazzo, il terzo di proprietà dell’azienda».