50 aziende italiane del food&beverage in lotta per entrare nel benchmark della sostenibilità

di Emanuele Scarci

La società inglese Standard Ethics realizzerà un benchmark della sostenibilità con 30 aziende italiane del food & beverage da selezionare fra 50. Il “Food&Beverage sustainability italian benchmark” avrà lo scopo – spiega Standard Ethics - di fornire una panoramica della sostenibilità dell'industria alimentare e di monitorare i progressi compiuti nell’allineamento agli standard fissati dagli organismi sovranazionali come Ue, Ocse e Onu. L’analisi permetterà alle aziende di comparare le loro attuali performance di sostenibilità con quelle degli altri operatori del settore e valutare metodi per apportare miglioramenti. Il “Food&Beverage sustainability italian benchmark” sarà pubblicato il prossimo marzo 2022.

La selezione

L’analisi di Standard Ethics si svolgerà su 50 imprese, quotate e non, per la selezione dei 30 nomi che comporranno il benchmark. Questi ultimi saranno scelti in base alla dimensione economica (fatturato dai 500 milioni di euro in su), alla rendicontazione Esg, per la qualità della disclosure o la disponibilità di documentazione pubblica multilingue. Per questa ragione, il benchmark finale potrà includere alcune aziende di dimensione inferiore, considerate particolarmente interessanti per le buone pratiche di sostenibilità.

Raggiunto al telefono, Alberto Balocco, ceo e proprietario dell’omonima azienda dolciaria, dichiara: “Ci hanno contattati e invitati a sottoporci a una verifica sulle buone pratiche della sostenibilità. Abbiamo accettato di buon grado, considerati gli investimenti effettuati per centrare gli obiettivi di sostenibilità. Infatti hanno riconosciuto che, pur non raggiungendo i 500 milioni di fatturato, ci apprezzavano per i progressi realizzati”. Pagherete una fee per l’analisi e l’eventuale inclusione nel Benchmark Top 30? “No, nessuna” risponde Balocco.

La lista dei 50

Questo l’elenco delle 50 aziende individuate: