Bennet presenta il suo primo Bilancio di Sostenibilità. A dettarne le linee guida un concept che è anche vision aziendale: “La sostenibilità non è una bella idea, ma un percorso di azioni concrete.

La preparazione del primo Bilancio di Sostenibilità ha generato una presa di coscienza su tutto ciò che di naturalmente sostenibile è stato fatto nel passato. Questa analisi, combinata a una riflessione sulla centralità della sostenibilità come progetto di costruzione del futuro, ha permesso all’azienda di disegnare un proprio percorso strategico per il triennio 2020-2022, dove ambiente, persone e prodotti sono i tre pilastri della crescita sostenibile che Bennet ha individuato.

L’impegno per l’ambiente ha registrato buoni risultati nel 2019. Rispetto al 2018 le emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra sono calate del 6,3%, il consumo di carta per volantini del 12% con 971,45 tonnellate di carta risparmiata, mentre il 99% dei rifiuti contabilizzati sono stati destinati al recupero. L’azienda ha ridotto i materiali utilizzati per l’imballaggio dei prodotti a marchio: - 11% (vs 2018), un risultato ottenuto grazie a un lavoro di analisi e miglioramento di tutte le fasi di scelta e uso, a cui si affianca un importante - 43,9% nell’utilizzo della plastica. Dove non è stato possibile intervenire in modo realmente impattante Bennet ha scelto di utilizzare packaging facilmente smaltibili e riciclabili in carta e cartoncino. Insieme alle etichette compostabili un altro esempio di imballaggio ripensato in modo ecosostenibile è quello predisposto per alcune varietà di pomodori: il vassoio di carta e il film di confezionamento in pla sono stati studiati in modo da poter essere entrambi smaltiti nell’umido.

Nel confronto tra il 2019 e l’anno precedente emerge come tutti i punti vendita abbiano contribuito a produrre economie nei consumi, dall’utilizzo dell’acqua (- 2%) ai risparmi energetici, che contabilizzano un -6,7% nell’utilizzo di gas metano e un -4,1% nei consumi di energia elettrica a fronte di 355.000 kWh di energia rinnovabile prodotta da fotovoltaico. Questi risparmi sono stati ottenuti grazie a interventi su impianti di climatizzazione, centrali frigorifere, di riscaldamento, di refrigerazione e di illuminazione con l’introduzione di led.

Anche trasporti e logistica hanno dato un contributo significativo. I parcheggi dei centri commerciali Bennet sono pronti ad accogliere le auto elettriche grazie a una partnership con EnelX e BeCharge che ha permesso di installare 37 colonnine di ricarica. Mentre il miglioramento della logistica ha comportato una razionalizzazione del trasporto, l’utilizzo continuo del pallet pooling e l’introduzione di automezzi a metano Euro 6 con maggiori posti pallet. Una best case delle soluzioni Bennet per ridurre l’impatto nella logistica è stato certamente l’impiego sistematico delle cassette Cpr: ecologiche, riutilizzabili per il trasporto e la consegna dei prodotti alimentari ed ittici, riciclabili, a sponde abbattibili, pratiche ed economiche. In 10 anni la loro adozione ha permesso di risparmiare oltre 73.000 tonnellate di CO2 equivalente rispetto all’uso delle cassette in plastica a perdere e oltre di 27.000 tonnellate di CO2 equivalente rispetto a quelle in cartone.

Per quanto riguarda le persone, dei 6.528 dipendenti, assunti a tempo indeterminato e determinato, 71% sono donne, mentre dei 1.376 neo assunti nel 2019 il 92% sono sotto ai 30 anni. A tutti Bennet ha messo a disposizione nel 2019 un sistema di welfare composto da assistenza sanitaria integrativa, assistenza fiscale e assistenza per pratiche amministrative gratuite, mentre per alcuni uffici della sede l’azienda ha introdotto in via sperimentale lo smart working. Nel 2019 sono state erogate 26.901 ore di formazione, +17% rispetto al 2018, con un aumento del 23% delle ore di training destinate ai dirigenti.

Ai consumatori l’azienda ha dedicato impegno e attenzione continui attraverso il rinnovato programma di fidelizzazione Bennet Club che ha registrato 1,5 milioni di clienti fedeli nel 2019 (+ 18,5% rispetto al 2018). L’azienda ha soprattutto investito nella crescita del servizio di e-commerce, fondamentale per rispondere ai nuovi bisogni di consumo tecnologici e digitali, portando a 33 i BennetDrive e con l’obiettivo raggiungere i 45 nel 2020.

Un impegno concreto di sostegno al territorio è l’adesione di Bennet al progetto Pronto Fresco di Banco Alimentare, che permette di recuperare l’invenduto alimentare donandolo ad associazioni ed enti di assistenza locali. Nel 2019 Bennet ha donato 265.963 kg di prodotti, in particolare freschi e verdure, per un valore di vendita di 1.630.352 euro, il corrispettivo di 531 mila pasti. La catena distributiva ha partecipato alle giornate delle raccolte alimentari promosse da Banco Alimentare (Colletta Alimentare, 93.384 kg di prodotti raccolti) e Croce Rossa (110.000 kg di alimenti donati).

Anche l’iniziativa Ancora Buoni - prodotti prossimi alla scadenza che vengono messi in vendita a un prezzo scontato del 50% - ha contribuito a ridurre gli sprechi alimentari e a sensibilizzare i clienti verso il recupero dei prodotti con data di scadenza ravvicinata. Attivo in tutti i punti vendita, il progetto Ancora Buoni ha permesso di erogare sconti per i clienti pari a ben oltre 3 milioni di euro. Inoltre, all’interno del programma di fidelizzazione Bennet Club, in particolare nella raccolta punti, l’azienda ha deciso di inserire come premi anche iniziative a sostegno della comunità.

Dal punto di vista dei prodotti, nel 2019 sono saliti a 195 i prodotti Bennet certificati sostenibili (+11% rispetto al 2018), grazie a una strategia che punta ad aumentare il numero delle referenze certificate con marchi quali Fsc (+7%), Ecolabel, Utz e Bio. Questo indirizzo ha reso l’offerta Bennet sempre più ampia grazie a intere gamme di prodotti certificati, prodotti biologici e una innovativa linea di cosmesi naturale. Nel 2019 sono cresciute del 9% le referenze a marchio Bennet Bio, la firma scelta dall’azienda per prodotti di fornitori che adottano tecniche agronomiche di coltivazione naturali.

Con il proposito di diffondere la cultura della sostenibilità lungo tutta la filiera, nel 2019 sono state gettate le basi del progetto Filiera Valore, che punta a garantire qualità e controllo in tutte le fasi del ciclo produttivo. Qualità che significa rispetto dei ritmi della natura, benessere animale, utilizzo responsabile degli antibiotici, tutela della salute e dell’ambiente, seguiti dalle origini fino ai banchi in punto vendita per garantire sicurezza continua. Inoltre, il 100% delle uova in guscio proviene da galline allevate a terra, così come il 100% di uova e ovoprodotti utilizzati come materie prime nei punti vendita.

L’azienda è attenta anche ai prodotti che arrivano dal territorio in cui si trovano gli ipermercati. La produzione locale è infatti considerata un fattore chiave per la mission aziendale. Scegliere questi prodotti significa contribuire a promuovere il patrimonio agroalimentare regionale, riscoprire l’identità territoriale e consentire un impiego consapevole del territorio riducendo l’impatto ambientale.