Nestlé presenta il progetto Nutripiatto: uno strumento di educazione nutrizionale che si avvale del contributo scientifico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, rivolto ai bambini dai 4 ai 12 anni, studiato con il fine di promuovere i principi di un’alimentazione sana e bilanciata per i più piccoli ma che, ad ampio spettro, può coinvolgere tutta la famiglia nella preparazione dei pasti.

Nutripiatto rientra nel programma internazionale “Nestlé for Healthier Kids”, che ha l’obiettivo di aiutare 50 milioni di bambini a vivere in modo più sano entro il 2030. Il kit predisposto consiste in un piatto intelligente pensato per guidare bambini e genitori nella corretta porzionatura dei vari gruppi alimentari e da una guida con ricette modulate da un team di esperti sulla base delle diverse fasce d’età.

L’efficacia del progetto, che l’Università Campus Bio-Medico di Roma ha già iniziato a testare su un campione qualitativo di famiglie, consiste nell’aver messo i bambini al centro, proponendo facili strumenti di misurazione – il piatto, i bicchieri, la grandezza del palmo della mano, del pugno o la lunghezza delle dita – capaci di aiutare sia i genitori a valutare correttamente le porzioni, sia i piccoli a essere consapevoli della propria alimentazione man mano che crescono.

Il traguardo al quale punta l’azienda è quello di raggiungere 500.000 bambini entro il 2020: ad oggi sono decine di migliaia i bimbi coinvolti e sensibilizzati ai temi di Nutripiatto, grazie agli eventi organizzati sul territorio e alle richieste spontanee da parte di famiglie, pediatri, nutrizionisti e medici, scuole, enti e amministrazioni locali, a cui sono stati donati oltre 14.000 kit.

«L’entusiasmo e il forte interesse dei nostri stakeholder nei confronti di Nutripiatto, oltre alle numerose richieste proattive di kit, ci hanno fatto capire fin da subito quanto sia vasta la necessità di soluzioni e consigli pratici a supporto dell’educazione alimentare dei bambini da parte non solo dei genitori, ma anche di professionisti della nutrizione, della scuola e delle Istituzioni»– afferma Manuela Kron, direttore corporate affairs & marketing consumer communication del Gruppo Nestlé in Italia.

Anche una ricerca condotta da Nestlé a cinque mesi dalla nascita di Nutripiatto conferma come i genitori abbiano difficoltà proprio nella realizzazione di piatti appetibili per i propri figli e come spesso non sappiano distinguere tra le diverse necessità relative alle diverse fasce di età: il 31% degli intervistati pensa che il bambino debba mangiare come un adulto e il 28% prepara per i piccoli le stesse porzioni che prepara per se stesso, con conseguente avanzo (e spreco) di cibo, che spesso rovina il clima sereno e conviviale che dovrebbe essere sempre presente al momento di pasti. Uno studio del Nestlé Research Center ha dimostrato, infatti, che quando i bambini vengono coinvolti attivamente nella preparazione dei pasti arrivano ad assumere una maggiore quantità di verdure e mangiano in maniera più equilibrata.