Fondata nel 1933 in Sicilia, oggi Nino Castiglione ha implementato sempre di più la propria attività nell’ambito del tonno in scatola divenendo una realtà accreditata a livello internazionale. Nel corso degli anni, l’azienda è uscita riuscita a coniugare modernità e tradizione, sviluppando la produzione industriale pur mantenendo inalterati i valori legati alla pesca e al rispetto dell’ecosistema marino. L’attenzione nei confronti delle tematiche sostenibili è quantomai centrale per Nino Castiglione: ne abbiamo parlato con il Presidente Eugenio Giacomazzi, che ha raccontato le iniziative messe in atto dall’azienda su questo fronte.

Quali sono le iniziative sostenibili che l’azienda ha adottato nell’ambito delle conserve ittiche?

Per Nino Castiglione, la sostenibilità rappresenta un vero e proprio obiettivo strategico e, al fine di perseguirlo al meglio, ha implementato e certificato il sistema di gestione ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001:2015. In base a tale certificazione, l’azienda si impegna a ridurre drasticamente gli impatti ambientali, promuovendo l’uso responsabile delle risorse naturali, rimodulando al contempo lo smaltimento dei rifiuti e sensibilizzando il personale attraverso la formazione. Tra le iniziative più significative attuate dall’azienda, ricordiamo vi è la creazione di una nuova centrale idrica dotata di un sistema informatizzato, attraverso cui è possibile monitorare i consumi di acqua per singolo reparto produttivo, verificando così l’eventuale necessità di adeguamenti strutturali finalizzati alla riduzione del consumo della risorsa idrica. Sono numerosi, inoltre, gli interventi tecnici eseguiti in quest’ottica nel corso dell’ultimo anno: le linee produttive sono state dotate di un maggior numero di inverter, sono stati installati un nuovo compressore con relativo circuito di aria compressa e una nuova caldaia, mentre l’impianto di illuminazione è stato implementato con lampade a basso consumo, permettendo così di raggiungere l’efficientamento energetico. Dal 2014, inoltre, l’azienda dispone di un innovativo impianto di cogenerazione che permette la produzione in autonomia di energia elettrica e del vapore impiegato nell’attività termica legata alla produzione: tale sistema ha permesso di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 in atmosfera. Nino Castiglione, inoltre, promuove sistemi di pesca ecosostenibili attraverso l’approvvigionamento esclusivo di risorse ittiche conformi alle disposizioni del regolamento della comunità europea nr. 1005/2008 relativo all’attuazione del protocollo contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata; aderisce, inoltre, all’Earth Island Institute, associazione ambientalista che da oltre vent’anni si occupa di pesca sostenibile e tutela delle risorse ittiche, e al progetto Dolphin Safe, a garanzia che le tecniche di pesca selettive non determinino impatti negativi sull’ambiente, escludendo quindi la cattura di delfini, tartarughe e altre specie marine. Nino Castiglione si avvale anche della certificazione Friend of the Sea (Fos), che sancisce l’applicazione dei criteri stabiliti dalla FAO per la cattura, quindi l’utilizzo di pesci provenienti da stock non sovrasfruttati. Per alcune produzioni, Nino Castiglione utilizza tonno certificato MSC Coc - Chain of Custody garantendo, attraverso l’adozione di una pesca sostenibile, il ripristino degli stock ittici e la salvaguardia degli ambienti marini. L’azienda acquista tonno proveniente da imbarcazioni iscritte al registro Proactive Vessel Register (PVR) che consente di identificare i partecipanti attivi a significativi sforzi di sostenibilità, come l'implementazione di best practice definite dall’International Seafood Sustainability Foundation (ISSF): tale registro permette di controllare i singoli pescherecci ed essere garantiti circa la non attuazione della pesca di tipo illegale, non dichiarata e non regolamentata, la non attuazione della brutale pratica di prelievo delle “pinne di squalo”, la presenza di osservatori umani o elettronici a bordo per una verifica del 100% delle attività di pesca, l’utilizzo di strumenti che limitano la pesca di specie non bersaglio e catture accessorie. Proprio in questi ultimi mesi, infine, sono stati stipulati contratti di acquisto di tonno provenienti da imbarcazioni appartenenti al progetto di miglioramento della pesca (FIP - Fishery Improvement Project) che soddisfa gli standard della pesca stabiliti dal Marine Stewardship Council MSC.

Come si è chiuso il 2020?

I risultati ottenuti nel 2020 sono soddisfacenti, sia in materia di efficientamento energetico (è stato registrato un risparmio di energia elettrica pari al 10%), sia in termini di sostenibilità delle materie prime lavorate. In particolare, più del 90% del tonno acquistato nel 2020 è certificato FOS, MSC e proviene da pescherecci PVR: ciò significa che quasi la totalità di materia prima acquistata e lavorata in azienda soddisfa le più evolute best practice della salvaguardia dei nostri oceani e della specie marina. L’azienda intende continuare il percorso intrapreso, allo scopo di mantenere i risultati acquisiti al fine di conseguire la totalità di materia prima sostenibile, in virtù anche dei futuri approvvigionamenti da imbarcazioni FIP (Fishery Improvement Project).

Qual è stato l’impatto dell’emergenza Covid sul business aziendale?

Il business aziendale ha registrato un’impennata durante il lockdown in seguito alla maggiore richiesta di beni a lunga conservazione da parte dei consumatori. L’azienda si è impegnata per garantire la costante presenza a scaffale del tonno in scatola, e, grazie allo sforzo congiunto di tutti i collaboratori, è stato possibile soddisfare le richieste della grande distribuzione, ottimizzando attività produttiva e logistica. Ovviamente questo ha implicato un enorme sacrificio da parte di tutti i lavoratori che, con senso di responsabilità e grande impegno, hanno compreso l’importanza del proprio ruolo, rassicurando il consumatore attraverso la disponibilità del prodotto nei punti vendita; tutti infatti hanno collaborato lavorando di più, permettendoci di attuare straordinari e turni supplementari, sempre nel rispetto delle norme di sicurezze sicurezza vigenti in questo periodo di pandemia, dalla cura dell’igiene all’utilizzo di guanti e mascherine, all’osservanza della distanza di sicurezza. L’azienda ha messo in atto immediatamente tutte le azioni necessarie a tutelare la loro salute, azioni che continuano ad essere applicate (sanificazione straordinaria ogni settimana, misurazione della temperatura in ingresso, fornitura di dispositivi di sicurezza, test sierologico ogni 2 settimane a tutti i dipendenti, separazione dei luoghi di lavoro attraverso plexiglas e creazioni vere e proprie di nuovi ambienti). In seguito alla maggiore mole di lavoro registrata nell’ultimo periodo, inoltres inoltre, abbiamo assunto nuovo personale, cosa di cui siamo ovviamente molto fieri, dato il territorio in cui operiamo, dove le possibilità di occupazione sono molto limitate. L’azienda, infine, si è attivata per sostenere quanti fossero maggiormente in difficoltà, sostenendo il Carrello Solidale della Croce Rossa Italiana di Trapani e devolvendo un significativo contributo all’Ospedale della città per affrontare meglio l’emergenza. Abbiamo donato, infine, 50.000 scatolette a istituzioni locali che hanno provveduto alla distribuzione nei confronti dei cittadini meno abbienti.