Nel corso del
World Retail Congress, l’evento che riunisce esperti del mondo dell’industria e
della tecnologia, è emerso quanto sia oramai diventato importante per le aziende
affidarsi a soluzioni in grado di acquisire e analizzare i dati aziendali per
tradurli in processi di lavoro sempre più efficienti, a beneficio degli
assistenti alle vendite e dei clienti, ma anche dell’azienda retailer stessa. Questa
è sicuramente la missione di Zebra, che lavora a stretto contatto con i propri
partner per soddisfare al meglio le esigenze dei clienti.
L’emergenza
pandemica, infatti, ha rappresentato un elemento di rottura per i piani di
modernizzazione nel settore retail, accelerando investimenti e cambiamenti destinati
a facilitare il lavoro degli operatori in prima linea e a migliorare la
gestione del magazzino, dei punti vendita e della catena di approvvigionamento in
generale.
D’altro canto,
il consumatore è sempre più proiettato verso l’omnicanalità e ciò provoca non
poche pressioni nei confronti dei retailer, che si stanno stabilizzando su un nuovo
modello in cui operazioni fisiche e digitali sono fortemente integrate.
La vendita al
dettaglio rappresenta una fonte ricca di dati, sia in termini di volume che di varietà
e complessità. Si tratta di dati fondamentali per la generazione di algoritmi
per il machine learning che permettono di realizzare analisi predittive e
prescrittive in grado di implementare le attività aziendali, la pianificazione
della giornata lavorativa, l'esperienza del cliente e, non da ultimo, i
profitti.
Per i
retailer, quindi, è importante riuscire a mappare il modo in cui vengono acquisiti
tali dati attraverso le numerose fonti a disposizione ed è proprio in questo
contesto che l’identificazione a radiofrequenza (tecnologia RFID) diventa
fondamentale, in quanto permette di trasformare i punti vendita in centri di
approvvigionamento flessibili, rendendo labile il confine tra l’e-commerce e le
scorte disponibili in negozio, oltre a offrire un “magazzino permanente” in
grado di soddisfare le richieste dei clienti omnichannel.
La tecnologia
RFID, infatti, permette ai dati di essere codificati in tag RFID o etichette
intelligenti e di essere letti rapidamente al fine di identificare e tracciare
gli oggetti, senza contatto visivo diretto e automatizzando la lettura dell’ID
del prodotto. Queste soluzioni sono state tradizionalmente utilizzate per il
semplice controllo numerico delle scorte, ma possono fornire numerose
informazioni utili, garantire la visibilità completa sulle scorte e prevenire
perdite.
La prevenzione
delle perdite può essere gestita anche attraverso algoritmi di intelligenza artificiale
che eseguono analisi prescrittive: quando viene commesso un errore, o il
comportamento di un operatore non è conforme, vengono registrate sequenze di
dati che ne indicano l’esistenza e gli algoritmi di analisi prescrittiva,
riconoscendoli, li portano all'attenzione delle persone opportune. La
tecnologia RFID e l’analisi prescrittiva possono, quindi, collaborare per
prevenire le perdite.
David Lancefied - Director of Software Solutions EMEA, Zebra Technologies.