Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 29 Marzo 2024 - ore 06:00
Le stime di Codacons per le feste di fine anno pronosticano una generalizzata contrazione dei consumi natalizi del 14,5% sul 2019. Rispetto agli oltre 10 miliardi di euro generati dal Natale 2019, gli italiani sborseranno quest’ anno circa 8,55 miliardi di euro, con una perdita che sfiora 1,5 miliardi di euro
Le richieste di informazioni riguardano più di 3.800 punti vendita, soprattutto dell’Italia centrale e meridionale. I rilievi si riferiscono a marzo 2020.
Su base annua il commercio elettronico ha fatto registrare un ulteriore aumento, che ha portato la variazione al +18,4 per cento. Fra gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, sono ancora i discount a registrare la performance più significativa, con un +4,5, un dato che non può confrontarsi con quello del...
La principale novità del 2020 è l’ampliamento dell’utilizzo dei prezzi registrati alle casse mediante scannerizzazione dei codici a barre a nuovi canali distributivi del commercio al dettaglio.
Lo scenario dei consumi rimane complesso e sofferente, come attestano le cifre Istat relative a maggio. Tuttavia una serie di fattori permette un moderato ottimismo. I pronostici di Iri spiegano quali sono i motivi di una lieve distensione del largo consumo confezionato.
Il cumulato di gennaio-maggio 2019 raggiunge 15 miliardi di euro. Negli States gli acquisti di Italian food macinano un +13,7%, ma l'orientamento dell'amministrazione Trump getta una grave ombra sul futuro.
La Gdo esiste da quasi un secolo, ma i cambiamenti principali sono avvenuti negli ultimi decenni e altri, più repentini, si prospettano nei prossimi mesi. Un esempio lampante: in Italia il fatturato del canale discount, nel 2018, è cresciuto del 5% rispetto al 2017. Il dato è emerso ieri, 5 marzo, durante un incontro o...
Oltre 100.000 negozi persi fra il 2006 e il 2016: come dire 10.000 ogni 12 mesi. Questo il dato reso noto, durante un’audizione, dall'Istituto centrale di statistica e relativo al saldo demografico degli esercizi commerciali con un organico sotto i 10 addetti.
Giovanni Cobolli Gigli: ""Deludente il dato consolidato annuo: un poco incoraggiante +0,2% a valore, totalmente frutto della pur contenuta evoluzione dei prezzi, visto che il dato a volume segnala un calo dello 0,6 per cento. Archiviamo insomma un anno che, dopo la sostanziale stabilità del 2016 (+0,1%), presenta ancor...
Il paniere utilizzato per il monitoraggio dei prezzi è una cartina al tornasole dei gusti che cambiano: così entrano due frutti esotici, un vino fine, due elettrodomestici salvatempo. Ma la la vera notizia è l'ampliarsi della collaborazione con la Gdo.
I settori con il maggior numero di riconoscimenti di denominazioni europpe sono ortofrutticoli e cereali (110), formaggi (52), oli extravergine di oliva (45) e preparazioni di carni (41). Le regioni con più Dop e Igp sono Emilia-Romagna e Veneto: rispettivamente 45 e 38.
Alle previsioni favorevoli contribuiscono le bizze della meteorologia, che stimolano l'acquisto di prodotti staglionali, il buon andamento dell'occupazione e soprattutto i nuovi stili alimentari. Minore ottimismo per il 2018, minacciato dalle clausole di salvaguardia.
I consumi sono statici e in dicembre si è registrato un peggioramento. Importante dunque conoscere il vissuto nei confronti della spesa. I ricercatori individuando aree quasi opposte, dall'utilitarismo alla gratificazione.
I re dello sconto hanno superato allegramente il vertice della crisi e le loro vendite continuano a crescere. Cosa potrebbe cambiare con l'arrivo di due nuovi colossi esteri?