Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 28 Marzo 2024 - ore 17:30
L’iter di trasposizione nel nostro ordinamento della direttiva Ue 2019/633 del 17 aprile 2019 è cominciato a giugno 2019, con il via libera della Camera.
Il nuovo standard Iso/Pas 45005 assicura che vengano rispettate le migliori pratiche in fatto di sicurezza sanitaria. La cooperativa ha investito nella lotta al contagio 8 milioni di euro.
Dal 6 agosto l'Inps ha smesso di riconoscere lo status di malattia a chi è in isolamento forzato, essendo venuto in contatto con persona contagiata.
L'obbligo del green pass per i centri sopra i 20.000 mq è stato confermato dal Consiglio Costituzionale. Resterà in vigore fino a novembre.
Con questo atto si dovranno adottare, anche nel nostro Paese, nuovi principi di buona fede e correttezza e si potranno reprimere abusi imposti unilateralmente.
Entro quella il 5 agosto si pronuncerà il Consiglio Costituzionale, dopo che l'Assemblea nazionale ha respinto al mittente la bocciatura del Consiglio di Stato.
Basta una sola dose o, in alternativa, un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, o un documento, valido 6 mesi, che attesti la guarigione dal Covid.
Il cambiamento sostanziale riguarda gli acquisti da imprese non Ue, che non sono più esonerate dall’imposta per quanto riguarda i prodotti con un prezzo sotto i 22 euro.
Una breve guida per chi deve districarsi con la cronologia degli esercizi che tornano operativi.
Una breve mappa di chi torna in attività e delle relative date. Nella distribuzione il passo epocale, per quanto previsto, è il ritorno dei centri commerciali già nel week end che ci aspetta e in tutte le regioni.
Il presidente del Cncc fa il punto sulla giornata di protesta delle associazioni del commercio. Il successo è stato enorme, ma....
Pronti, partenza e via: troppo facile. E se la prudenza fosse il criterio andrebbe anche bene, ma non si capisce perché alcune categorie restano più colpite di altre: è il caso dei centri commerciale e outlet e della ristorazione. Ecco perché.
Finalmente vengono spazzate vie consuetudini barbariche, che causano alla filiera agroalimentare perdite annue stimata in 350 milioni di euro ogni dodici mesi.
Colpo di spugna sulle multe, da 680.000 euro totali, che alcune catene della Gdo avevano riportato a causa dell'obbligo di reso del pane fresco invenduto a fine giornata, che sarebbe stato imposto ai fornitori.