Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 28 Marzo 2024 - ore 12:00
Un sondaggio di Fismo-Confesercenti parla di cali a doppia cifra, che addirittura superano i 21 punti in negativo. E la colpa non è solo dell'inv...
Una perdita del 15 per cento nella capitale della moda è pesante e, anche se mancano consuntivi nazionali, le altre città....
Dal primo di luglio è partito il decreto approvato in marzo e che recepisce le regole dell'Unione europea.
Ogni famiglia spenderà in media 171 euro – 74 euro pro capite - per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro. Lo scorso anno la stima era di appena 135 euro.
In gennaio il crollo più importante arriva ancora dalla ristorazione -71,4%, seguita dall’abbigliamento che chiude a -59,7%, mentre tutto il non food archiva il mese in flessione del 27,7 per cento. E nemmeno i saldi invernali, in caduta libera, sono riusciti a controbilanciare.
Il giro di vite è stato deciso dal Ministro della Salute. Ma la Lombardia e Bolzano non ci stanno. Il nodo principale riguarda i saldi negati.
Rebus sulle giornate di apertura. Ogni italiano spenderà circa 110 euro, muovendo 4 miliardi di euro totali, contro i 5 dell’anno scorso.
Cominciati con anticipo, gli sconti di fine stagione si confronteranno con un pubblico che vuole, o deve, tagliare il proprio budget.
Una buona mossa: infatti il riporto della stagione di sconti collocherebbe gli sconti di fine stagione in una zona temporalmente franca, anche dalla concorrenza dei grandi.
Confesercenti evidenzia la bulimia di promozioni prenatalizie e natalizie cui sono stati sottoposti i consumatori, a partire proprio da un Black Friday particolarmente ‘ravvicinato’, a meno di un mese dal Natale.
Se il 43% dei consumatori ha comunque acquistato almeno un prodotto, la spesa media è stata piuttosto modesta, e, in media, contenuta entro un valore di 146 euro, con una ripartizione omogenea tra le diverse macro-aree del Paese. Manca all'appello un 57% dei potenziali clienti e l'e-commerce dà filo da torcere al reta...
Secondo Confcommercio ogni famiglia spenderà in media poco meno di 230 euro – circa 100 euro pro capite - per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro. Ma il tempo è poco per porre rimedio a una stagione primaverile che è praticamente saltata, a causa del clima e della sfiducia dei consumatori.
La frenata della spesa delle famiglie è stata nettamente avvertita dalle imprese: il 34% degli imprenditori intervistati segnala vendite in calo rispetto allo scorso anno, contro appena un 10% che registra un andamento migliore sul 2018. Nei primi 30 giorni la spesa media si è attestata a 118 euro pro capite, dunque so...
Renato Borghi, Federazione moda Italia: "Andrebbe fatta una riflessione sulla modalità tutta italiana di esecuzione di un evento eccezionale che, allungandosi a dismisura, si traduce in un periodo molto ampio di promozioni, prima durante e dopo l’evento, sopportabili solo per chi ha ricarichi molto importanti”.