Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 19 Aprile 2024 - ore 12:30
Non una semplice classifica, ma un'analisi delle aspirazioni nel passaggio dal Covid al post Covid.
Nel 2021 gli associati Confimprese apriranno 828 nuovi punti vendita, con un incremento dell’8% rispetto al numero di negozi attuale.
Mentre il residenziale tiene banco, il retail real estate europeo si prepara a un biennio decisamente problematico.
Lo scenario base del Rapporto Sace prevede un veloce recupero, ben oltre le previsioni. Fortemente in positivo l'agroalimentare.
La società di comunicazione e marketing Mediatic ha rilasciato una nuova puntata del suo Permanent pet watch: ecco i risultati.
Lo sconvolgente dato è ribadito nel bilancio definitivo del 2020, tracciato da World Capital e Cncc, che suggerisce però le strategie del futuro.
Su 13 settori non food, 11 hanno perso terreno, a cominciare dall'abbigliamento. La grande paura resta e i nuovi stili si consolidano.
Nei prossimi quattro anni dovrebbero essere completati 24 progetti per un totale di oltre 900.000 metri quadrati.
Bene anche per la Gdo e soprattutto per i cash&carry. Su Internet si comprano, per il 50%, vini a indicazione di origine.
Secondo il Food industry monitor il Ros passerà dal 3,8 del 2020 al 6,8 per cento del 2021. In testa olio, farine, caffè, latte e derivati.
E' la Cina il Paese le maggiori prospettive di sviluppo per l'attuale dimensione della classe benestante: 265,6 milioni di persone che saliranno, in un quinquennio, di altri 70,2 milioni.
Per il 2021 Nrf pronostica che le vendite al dettaglio saliranno a doppia cifra, per raggiungere 4.440 miliardi di Usd,
Il Consiglio nazionale dei centri commerciali e Nomisma fanno il punto sul settore con il proprio Osservatorio 2021.
La perdita cumulata del giro d'affari è stata di 36 punti percentuali. I primi due week di riapertura, in maggio, hanno dato un po' di respiro.