Secondo i dati di Payback, piattaforma di marketing multipartner che oggi vanta un network con oltre 250 partner tra retailer ed e-commerce, nell’ambito del proprio Osservatorio Consumi, le transazioni online degli italiani nei primi mesi dell’anno crescono dell’11% rispetto allo scorso anno.

Analizzando i settori che registrano una crescita più marcata, troviamo il comparto fashion al primo posto, con un aumento delle transazioni del 30% rispetto al 2020 e un notevole incremento del 50% a livello di speso legato anche all’aumento sensibile dello scontrino medio rispetto allo scorso anno (+16%).

Cresce anche il comparto beauty and wellness (+10%), sia in termini di transazioni che di spesa, a testimoniare come i consumatori siano più propensi a comprare prodotti per la propria cura in un’ottica di ripartenza. I dati mostrano come gli italiani, in questo periodo storico particolare, si siano avvicinati ancora di più al digitale come leva per gestire i propri acquisti, soprattutto nei mesi di gennaio e febbraio, dove i brand hanno dimostrato la loro vicinanza ai consumatori promuovendo iniziative a favore dei consumi.

Gli italiani hanno iniziato ad acquistare sul web anche categorie di prodotti che prima preferivano comprare in negozio, spingendo la digitalizzazione di alcuni comparti e in particolare delle farmacie online, che registrano un +25% rispetto allo scorso anno. L’abitudine ad acquistare prodotti di parafarmacia, dispositivi medici e cosmetici attraverso canali digitali è spinta anche dai prezzi migliori e dalle promozioni.

L’Osservatorio Consumi di Payback rivela inoltre che lo shopping online è diventato un’abitudine più trasversale, che riguarda un target eterogeneo e di età maggiore. Analizzando, infatti, le fasce di età dei consumatori troviamo che il 57% ha un’età compresa tra i 28 e i 47 anni, il 24% tra i 48 e i 57 anni, mentre il 13% appartiene alla fascia over 58. Questo conferma il trend secondo cui l’ecommerce si sta trasformando da fenomeno di nicchia a fenomeno di massa, diventando una necessità anche per fasce di popolazione meno orientate a comportamenti d’acquisto digitale.

Dall’analisi emerge, inoltre, come nella prima parte del 2021 i consumatori spendono di meno ma comprano più spesso: la frequenza media di acquisto è aumentata del 10% a fronte di una diminuzione dello speso del 22%, una tendenza iniziata durante il lockdown e mantenutasi costante. I consumatori acquistano più frequentemente e sono attivi nell’arco di tutta la giornata. Le transazioni sono distribuite in modo uniforme nella giornata, tra le ore 11 e 23 e, a differenza di quanto avveniva negli anni precedenti, il volume degli acquisti non diminuisce dopo le ore 20 ma si mantiene alto anche in fascia serale e nel weekend.