L’istituto di ricerca Dinamiche ha presentato la rilevazione mensile “Clima politico-economico e aspettative di consumo – ottobre 2006”, che evidenzia la diffusa cautela da parte delle famiglie italiane a non sbilanciarsi su consumi, investimenti e spese.

Solamente un italiano su tre crede che il trend economico nazionale resterà invariato. Due persone su tre sono convinte che il budget familiare non subirà variazioni e una su due che dovrà contenere i propri consumi.

Lo status economico dell’Italia viene percepito in maniera abbastanza negativa. Secondo lo studio, la percentuale di chi crede che andrà peggio (33,7%) supera quella di coloro che pensano migliorerà (31,7%). I più ottimisti sono gli individui con un’età compresa tra i 35 e i 45 anni, quelli con un titolo di studio di scuola superiore e gli abitanti del Nord est e del Centro. I più pessimisti sono gli over 55, i meno istruiti e i residenti al Sud.

Nell’ambito dei consumi, dalla rilevazione di Dinamiche emerge che un italiano su due non li modificherà e l’altro li conterrà. Sui beni di largo consumo la tendenza è di lasciare invariata la spesa (49,9%). Tra i punti vendita preferiti per acquistare stravincono i supermercati, scelti dal 70,5% del campione, e nel fare la spesa il 47,7% pone particolare attenzione alle offerte.

Per quanto riguarda i beni non di prima necessità l’aumento di spesa è maggiore che per quelli di largo consumo, ma vince la tendenza a contenere l’acquisto (49,6%). Otto italiani su dieci tuttavia pensano che non ne compreranno meno, ma coloro che decideranno di tagliare rinunceranno principalmente a capi d’abbigliamento, viaggi, ristoranti e prodotti elettronici.