Gli indicatori di sintesi rilevati dallo studio sembrano confermare l’onda lunga della ripresina, sia pure evidenziando incrementi molto contenuti, specie per ciò che concerne la spesa in valore delle famiglie.
A prevedere di incrementare i propri livelli di consumo nei primi mesi del 2007 - dato simile a quello della seconda metà del 2006 – è oltre un terzo delle famiglie. Ma la spinta a consumi un po’ più consistenti di quanto si rilevava solo un anno fa appare evidente.
Alla fine del 2005, infatti, solo il 25,5% delle famiglie contattate aveva indicato un incremento delle spese per consumi, mentre al termine del 2006 tale percentuale è salita al 33,5%.
In particolare, secondo i risultati della ricerca, saranno gli articoli di arredamento, gli elettrodomestici, i prodotti tecnologici e i personal computer le principali voci che determineranno un aumento nelle spese complessive.
Quasi il 60% delle famiglie prevede di mantenere stabili i livelli di spesa nei primi mesi del 2007. Ma il 29,6% ritiene di incrementarli. Percentuali, queste ultime, molto simili a quelle registrate nel terzo trimestre del 2006. Tuttavia, risultano abbastanza consistenti le quote di chi prevede di effettuare nuove spese in abbigliamento e calzature (quasi il 70% del campione, favorito anche dalla possibilità di approfittare dei saldi di fine stagione), per il benessere (34,2%) e per l’attività sportiva (24,3%).
Ma le voci che, probabilmente, determineranno un ulteriore incremento in valore delle spese complessive sarà rappresentato da nuovi articoli di arredamento (11%), nuovi elettrodomestici e prodotti tecnologici (9,5%).
Nel complesso, anche se è ipotizzabile un ulteriore lieve incremento delle spese complessive in valore delle famiglie rispetto al terzo e al quarto trimestre del 2006, non è ravvisabile un aumento che può definirsi consistente.
Per quanto riguarda la percezione del futuro, aumenta la quota di ottimisti che, nell’ultimo trimestre del 2006, ha registrato un livello del 52,2% contro il 44,8% del trimestre.
Ma da un punto di vista territoriale emergono alcune differenze. Le aree in cui, nell’ultimo trimestre del 2006, rispetto al trimestre precedente, si è registrata una maggiore tonicità dei consumi (e cioè il Nord-Ovest e il Sud), non registrano un’analoga tendenza per quanto riguarda l’ottimismo verso il futuro che, invece, caratterizza maggiormente le famiglie del Nord-Est e quelle del Centro Italia.