La crisi economica - che il 60% degli europei si aspetta prosegua anche nel 2009 il suo trend negativo - spinge il 40% degli intervistati, che risiedono soprattutto nelle regioni dell’Europa dell’Ovest, a limitare le spese per i regali natalizi. Ben due europei su tre fisseranno un limite di spesa allo shopping di fine anno, mentre nel 2007 il rapporto era di uno su due.
I rincari e le continue oscillazioni dei prezzi, nonostante si preveda che la diminuzione dei costi dell’energia avrà dei contraccolpi positivi, sono i due fattori che determineranno una contrazione delle spese soprattutto in Turchia (65%), Romania (63%), Spagna (61%) e Italia (56%).
Gli europei si dimostrano intenzionati a risparmiare sui regali da mettere sotto l’albero ma non sui generi alimentari da consumare durante tutte le festività natalizie. Nello specifico, il 21% degli italiani acquisterà la stessa quantità di cibo ma spenderà meno per i regali, mentre il 35% risparmierà sia per i generi alimentari che per i presenti natalizi. Giochi elettronici, elettrodomestici, oggettistica potrebbero essere le categorie maggiormente interessate a una contrazione degli acquisti.
Libri, capi d’abbigliamento, cosmetici e prodotti musicali secondo la ricerca di Deloitte saranno i presenti più acquistati dagli europei, anche se le preferenze cambiano da Paese a Paese. Si prevede, inoltre, un aumento della scelta di buoni acquisti e denaro contante. Iper (+13,5%) e super (+8%) saranno i canali di vendita prescelti dai consumatori europei, seguiti dai rivenditori specializzati (+18%).
Ma il Natale 2008 sarà anche all’insegna dell’attenzione alle promozioni e ai saldi. Nell’Europa dell’Ovest oltre il 40% degli intervistati dichiara di avervi fatto ricorso, mentre la Russia sarà il Paese dove il 90% degli intervistati acquisterà tutti i presenti durante il periodo delle festività, senza porre particolare attenzione a saldi e promozioni.