Lo spumante nazionale torna sulle tavole degli italiani. Dopo anni in cui i consumatori sembravano preferire i prodotti stranieri, i consumi domestici nel 2006 sono cresciuti dell’8% e del 16% le vendite nella grande distribuzione.

In occasione delle festività di fine anno, dove si concentra ancora oltre il 65% degli acquisti, la scelta del 54% degli italiani è ricaduta sugli spumanti dolci di vitigno, in particolare l’Asti Docg. Il 39% ha invece preferito spumanti secchi e semibrut, con il Prosecco Doc Conegliano Valdobbiadene in testa.

Anche il fatturato conferma il momento positivo del mercato: quasi un miliardo di euro e un incremento superiore a quello delle quantità vendute. Un quadro decisamente incoraggiante per questo settore - circa 800 aziende e poco meno di 3.000 etichette - che può contare su una grande varietà e ricchezza di vitigni, tipologie e produzioni.

A questo possiamo aggiungere la potenzialità di un consumo più diffuso. Lo spumante italiano, infatti, riesce a farsi apprezzare sempre di più in quanto risulta più vario negli abbinamenti a tavola, più alla portata di tutte le tasche, di tutte la fasce d’età e dei differenti stili di vita, specialmente quelli giovanili.

Gli importanti risultati dello spumante italiano sono dovuti anche alle buone performance dei mercati stranieri, ai quali sono andati circa 130 milioni di pezzi. Crescite particolari sono state quelle registrate negli Stati Uniti - dove Asti Docg e Prosecco Doc Conegliano Valdobbiadene hanno raggiunto i 27 milioni di bottiglie e sono aumentati del 21% - e in Giappone, dove la crescita è stata del 62%.

Segnali interessanti anche dal Brasile e dalla Russia, che registra un +20%, mentre quello cinese si conferma un mercato di nicchia, anche se nel corso del 2006 ha registrato un aumento pari a 7 volte quello del 2005.

Anche se meno accentuata rispetto ai paesi extraeuropei, si riscontra una crescita significativa anche in Europa: +13% in Gemania e superiore al 20-25% in Gran Bretagna, Svizzera, Austria, Ungheria e Russia.

Tra le diverse tipologie di spumante italiano il più apprezzato dai consumatori stranieri resta quello secco, cresciuto mediamente del 9% a volume e del 13% a valore.