di Emanuele Scarci


Scatto dei prezzi al consumo a gennaio e, in particolare, dei beni nel carrello. Nel primo mese dell’anno si sono scaricati sul consumatore finale i primi effetti dell’impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime.

Secondo le stime preliminari di Istat, a gennaio 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dell’1,6% su base mensile e del 4,8% su base annua (da +3,9% del mese precedente).

In dettaglio, i beni alimentari e i prodotti per la cura della casa e della persona (il cosiddetto grocery) sono balzati dell’1,5% su base mensile (da dicembre a gennaio) e del 3,2% nei 12 mesi da gennaio 2021 a gennaio 2022.

Ad accendere la miccia dell’inflazione sono stati l’energia (quasi il +40% su base annua) e i beni alimentari (+3,5% su base annua).

Da notare che la variazione congiunturale (da un mese all’altro) più contenuta è dovuta all’avvio dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature (di cui l’indice generale non tiene conto) che hanno determinato una contrazione di questo comparto merceologico per oltre il 19%.


Prezzi bollenti

Quali le attese per i prossimi mesi nei beni di consumo? Presumibilmente i prezzi continueranno a salire per qualche mese, anche perché i retailer hanno deciso di recepire gli aumenti progressivamente e in piccole dosi.

Secondo le previsioni di alcuni osservatori, la corsa dei prezzi potrebbe spingersi fino al picco del 5% annuo (al 3,5% il dato generale di Banca d’Italia) e produrre un calo della spesa di grocery a volume di un paio di punti.

“L’inflazione rischia di compromettere la ripresa economica – commenta Carlo Alberto Buttarelli, direttore dell’ufficio studi di Federdistribuzione –. Secondo una recente rilevazione condotta con Ipsos, il 43% degli italiani prevede di dover ridurre i consumi a causa dell’aumento dei prezzi e uno su tre (35%) teme di non riuscire ad affrontare spese ordinarie. Lo sforzo delle nostre imprese non consentirà di evitare che nei prossimi mesi si rilevi un ulteriore incremento dei prezzi sul carrello della spesa”.

Infine, da questo mese, Istat ha inserito nel paniere 2022 della rilevazione prezzi (sono 1.772 i prodotti) la sedia da Pc, la friggitrice ad aria, il saturimetro, il test sierologico e molecolare rapido per Covid-19, il poke take away e lo streaming di contenuti musicali. Fuori dal paniere compact disk e hoverboard.