Per il gruppo birraio il 2008 è stato soprattutto l’anno dell’acquisizione di Scottish & Newcastle, ma ha segnato anche l’inizio dei piani di ristrutturazione nei mercati europei, che proseguono nel 2009.

Dopo aver ridotto gli organici nella controllata francese Kronenbourg e dopo la chiusura dello stabilimento britannico di Leeds, la strategia di Carlsberg ha coinvolto anche i mercati del nord Europa.

In Danimarca, il gruppo ha annunciato piani per semplificare e snellire l’organizzazione, nonchè modificare le condizioni di distribuzione, avviando i negoziati con i sindacati per ridurre di circa 150 persone i livelli di occupazione.

In Norvegia, la controllata Ringnes ha dato il via a una serie di iniziative che comportano un significativo contenimento  dei costi modalità di lavoro più efficienti. Anche Carlsberg Baltic ha dato inizio a un programma che prevede la riduzione degli organici per 124 unità, in aggiunta alle 80 già annunciate a novembre scorso.

“Con queste iniziative - ha dichiarato Jørgen Buhl Rasmussen, presidente e ceo del gruppo Carlsberg - continuiamo quello che stiamo già facendo in altri mercati, come Francia, Regno Unito e Italia. Le modifiche sono promosse da specifici sviluppi di mercato che variano molto da Paese a Paese, ma nel complesso stiamo cercando di accelerare i nostri sforzi di efficienza nella previsione di una futura evoluzione del mercato con maggiori incertezze e rischi”.