di Luca Salomone

Il principale discounter mondiale, nonché prima catena Gdo europea, cambia l'organizzazione delle risorse umane e introduce un piano lavorativo di 4 giornate settimanali.

La prova 'su strada', in atto da settembre, in una ventina di punti vendita pilota, rientra in una serie di misure rese note dall’azienda in un comunicato diffuso a fine novembre e firmato da Laetitia de Montgolfier, direttrice delle Ru per la Francia.

Tempi da equilibrare

La filiale locale è una delle più importanti del modo: operativa dal 1989 conta oggi 46 mila collaboratori, 1.580 negozi (circa il doppio dell’Italia), un sito e-commerce lanciato quest’anno e 25 piattaforme logistiche. Inoltre, il 73 per cento dell’assortimento è costituito da prodotti locali.

“Il pacchetto – si legge - servirà a migliorare le condizioni di lavoro nei nostri supermercati, a fidelizzare i collaboratori, a favorire un migliore equilibrio fra la vita personale e professionale e ad attrarre nuove competenze”.

I risultati del progetto saranno resi noti nel 2024, dopo un dialogo e una verifica con gli interessati.

La settimana ‘ultracorta’ è accessibile, su base volontaria, a coloro che si dimostreranno particolarmente flessibili e che hanno già un contratto a tempo indeterminato di 30 ore settimanali, con particolare riguardo a chi svolge compiti di coordinamento della barriera casse e degli infopoint.

Mattina o pomeriggio?

Altra possibilità - prevista per i medesimi profili - consiste nel prestare la propria opera, per una settimana su due, solo la mattina, o soltanto nel pomeriggio.

Per organizzare tutto questo il direttore del punto vendita - e la sua équipe - sono chiamati a redigere un piano di 7 giorni, che bilancia le necessità del Pdv con quelle dei collaboratori, adottando principi di equità di accesso.

I piani di lavoro vengono fissati, precisa ancora Lidl France, con 8 settimane di anticipo, rispetto alle 4 attuali, e questo per consentire all’organico di gestire meglio l’equilibrio fra la propria vita personale e lavorativa.