Sono i punti vendita d’oltreoceano che stanno permettendo al retailer inglese di controbilanciare il debole mercato di casa. Le vendite nel Regno Unito sono infatti cresciute del 9,7% mentre quelle d’oltreoceano sono aumentate di ben 27 punti percentuali.

Grazie agli store esteri il reddito ha segnato un incremento dell’11% nella seconda metà di agosto e del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

E sono soprattutto i punti vendita negli Stati Uniti ad aver contribuito all’aumento delle vendite. Il retailer è presente in Usa dallo scorso anno con 90 store Fresh & Easy - nei quali vengono venduti i maggiori prodotti a marchio dell’insegna – ed entro la fine di febbraio 2009 ha pianificato di aprirne altri 200.

L’aumento più contenuto delle vendite nel Regno Unito rispetto a quelle americane sembra essere legato al severo sforzo cui è sottoposta l’economia inglese, che sta perdendo la fiducia dei consumatori. E’ stato infatti registrato un calo della frequenza della clientela negli store.

A questa situazione Tesco ha reagito creando più cibi a marchio dell’insegna, promuovendo prodotti economici e istallando più self-service checkout per tagliare i costi. Il retailer inglese sta inoltre pianificando di espandersi ulteriormente nel financial service.