Nel quarto trimestre del 2008 gli utili netti di Unilever hanno raggiunto gli 1,19 miliardi di euro, con una crescita del 51%. Il risultato è superiore alle previsioni degli analisti e in netto aumento rispetto ai 721 milioni dello stesso periodo del 2007. La crescita complessiva nel 2008 è stata del 28% a 5,29 miliardi.

Il balzo è stato generato, almeno in parte, dall’incremento dei prezzi di circa il 9%, strategia portata avanti dall’ex numero uno del gruppo Patrick Cescau. L’attuale ceo, Paul Polman, ha invece chiarito che una delle priorità per l’anno in corso è puntare sui volumi di vendita, ma ha comunque evitato di fornire previsioni.

A distanza di qualche giorno dalla diffusione dei risultati, il secondo produttore mondiale di beni di largo consumo e la catena di supermercati Delhaize non sono riusciti a trovare un accordo sul rinnovo del contratto annuale. Il risultato? Il retailer belga ha deciso di togliere dagli scaffali dei suoi punti vendita circa 250 prodotti Unilever su un totale di 480 normalmente disponibili.

Lo scontro è poi diventato pubblico
: Delhaize ha messo sugli scaffali dei cartelli che informano i clienti della situazione, invitandoli a scegliere altri prodotti analoghi, di marca diversa o private label. Unilever ha risposto comprando pagine pubblicitarie sui giornali belgi raffiguranti 24 referenze - tra cui i brand Axe, Knorr, Lipton e Dove - con la scritta: “sfortuanatamente questi prodotti non sono più in vendita da Delhaize. Fortunatamente sono sempre disponibili negli altri supermercati”.