Certamente un mercato estremamente dinamico quello del petfood, che continua ad offrire interessanti opportunità di crescita, nonostante nel 2010 il segmento - che vale circa 788 milioni di euro (+2%) - abbia registrato un lieve calo a volume, nell'ordine dello 0,4% (Fonte: Iri - totale Italia Iper+super+Lsp). Insomma - pare di capire - i consumatori continuano a comprare gli alimenti migliori per i propri animali, optando spesso per i prodotti premium o superpremium, ma spendono mediamente meno rispetto al passato. Le ragioni? Sicuramente più d'una, a partire da un eccessivo processo di complessificazione delle scaffale, in un momento in cui c'è meno disponibilità di spesa da parte della clientela. “Negli ultimi anni la ricerca del valore è stata esasperata e, in un contesto in cui il reddito disponibile diminuisce, questa strategia stride ancora di più”, spiega Laura Morando, dell'azienda Morando. Insomma l'offerta di qualità è sempre più vasta e composita, ma il perdurare del periodo di incertezza economica - reale o percepita - ha modificato le abitudini di spesa del consumatore, più oculato nell'effettuare i propri acquisti. Una congiuntura economica più favorevole - auspicata degli operatori per questo 2011 - non solo avrebbe un impatto positivo sui consumi, ma invoglierebbe anche più consumatori a gratificarsi con la compagnia di un animale domestico. “Quello che manca in Italia - lamenta in proposito Dan Franco, titolare di Rinaldo Franco - è proprio la spinta anche psicologica a incrementare il numero di animali acquistati dalle famiglie”. Insomma, per vendere più petfood, il primo passo potrebbe essere quello di incentivare gli italiani a comprare più animali.

Boom di snack & treats
Quanto all'andamento del settore per tipologia merceologica, balza immediatamente all'occhio il rallentamento a volume subìto dai due principali segmenti di mercato. Stiamo parlando innanzitutto del petfood umido gatto: primo in termini assoluti, con oltre 355 milioni di euro di fatturato (+2,4%) e circa 98 milioni di pezzi venduti, scende però dello 0,7% a volume. In seconda posizione troviamo l'umido cane, che con 150 milioni di fatturato (valore pressoché stabile rispetto al 2010) segna un -2% circa a volume. Lieve crescita invece, sia a valore che a volume, per il secco cane e gatto che, insieme, valgono circa 240 milioni di euro. “Continua a crescere il secco - segnala Luciano Fassa, direzione generale Monge - in linea con i trend europei”. Ma la vera novità è il significativo sviluppo del settore snack & treats, soprattutto negli alimenti per gatto, che crescono di oltre il 50% a valore - per un totale di oltre 3 milioni di euro - e di circa il 28% a volume. Un dato importante, che dimostra come i proprietari di animali non rinuncino a comprare l'alimento particolare, lo snack goloso e/o il prodotto salutare, per il proprio pet. “Si scelgono prodotti appetibili e digeribili, veri e propri alimenti terapeutici. - conferma Silvia Picuno, product manager Gabbiano - Nella stessa direzione salutistica va anche il segmento degli snack funzionali, che rivela forti potenzialità di crescita”.

Il petfood? Al super
 Sul fronte della canalizzazione delle vendite, le migliori performance vengono dal mondo della grande distribuzione, cui spetta il 60% del mercato, mentre lo specializzato si attesta su una quota del 40%. “Sicuramente la Gdo resta il canale dominante ed il suo tasso di crescita, nel 2010, ha superato quello del canale specializzato - rileva Mauro Landini, presidente di Conagit - che mantiene comunque buone performance, soprattutto nel comparto accessori”. In particolare, con riferimento al solo canale iper+super+lsp, è il supermercato a fare la parte del leone, rappresentando circa il 60% del totale, mentre il 25% di questo mercato viene fatto dagli iper e il restante 15% è appannaggio del libero servizio piccolo. Se il super è il regno del petfood, l'iper rivela migliori performance di vendita per il segmento della cura degli animali: “I super crescono in particolare ampliando la gamma dei cibi secchi. – aggiunge Silvia Picuno - Gli iper grazie alle maggiori metrature sono i più competitivi per il mondo del petcare, con prodotti per l’igiene, i giochi e l’accessoristica in generale”.

Ricette più appetibili
Un settore in cui si investe molto in innovazione, quello del petfood, per un cliente che - lo abbiamo già detto - è disposto a spendere anche qualche soldo in più (seppure con una certa oculatezza) per nutrire al meglio il proprio animale. Di qui lo studio costante di nuove gamme assortimentali, insistendo da un lato sul miglioramento dell'appetibilità degli alimenti, dall'altro sullo sviluppo di prodotti con caratteristiche funzionali e salutari particolari. Sul primo fronte, Morando, per esempio, per il rilancio della linea classica Migliorcane e Migliorgatto (oggetto anche di un restyling a livello di pack) ha incrementato la gamma e ha sviluppato una nuova ricetta per aumentarne il gradimento da parte di cani e gatti. Sulla scelta accurata delle materie prime, cui si aggiunge una ricercata creatività nella presentazione, ha puntato pure Purina col lancio, nell'anno appena trascorso, del monoporzione umido gatto Gourmet A la Carte, concepito per regalare ogni giorno una nuova esperienza di gusto al proprio animale. Sulla stessa scia, Monge ha ampliato recentemente il segmento superpremium umido e secco con i marchi Special Dog, Monge 5 stelle e Lechat, introducendo molte novità a breve sul mercato. Alto livello qualitativo anche per il rilancio della linea Pro di Tetra Italia, dedicata al canale specializzato “Si tratta di mangimi per pesci - illustra Andrea Ravarino, key account manager dell'azienda - prodotti a freddo con tecnologia brevettata Tetra-crisp, per preservare al meglio le caratteristiche organolettiche dell'alimento”.

L'attenzione al benessere del pet
In merito al secondo ambito di ricerca, quello degli articoli salutistici e funzionali, sono molte le novità sul mercato, a cominciare dai nuovi snack per cani della gamma Crancy di Conagit, fra cui segnaliamo Sfizi, uno spuntino equilibrato ed appetitoso delle linea Crancy Italian Way, che offre al cane un fuori pasto goloso e, al contempo, ricco di elementi nutritivi fra cui probiotici dello yogurt e antiossidanti. Novità nel segmento snack per cani anche per Vitakraft Italia. Osserva in proposito David Cerboni, "Abbiamo appena ampliato la gamma Vita Life con una nuova serie di snack per cani e gatti ipoallergenici". In linea con la tendenza salutistica anche un prodotto per la masticazione come Dental green bite DrSpotty di Gabbiano con spinaci e vitamine, che unisce appunto l’esigenza funzionale tipica del prodotto a quella salutare, grazie all’alta qualità delle materie prime naturali impiegate. Promette benefici per l’igiene orale anche il nuovo treat per cani Friskies Dental Delicious di Purina. Il brand, nei prossimi tempi, lancerà altre proposte innovative per questo segmento di mercato (e non solo): “I marchi Nestlé Purina - informa infatti Lucio Scaratti, Direttore Generale Purina Southern Europe - sono rinnovati, e/o rinnovati fino al 50%, ogni 3 anni, anche grazie a investimenti mondiali in R&S pari a circa 800 milioni di euro/anno”.

Pack più pratici
Non solo prodotti di qualità, ma anche ad alto contenuto di servizio: i marchi del comparto puntano molto pure sullo sviluppo di nuovi packaging sempre più funzionali. Conagit, per esempio, ha lanciato nuovissime confezioni in sacchi preformati da 1,5 kg a 20 kg con varie possibilità di chiusura (top slide, etichetta adesiva e zip), che danno valore aggiunto in termini di praticità e conservabilità. Comode e richiudibili anche le bustine colorate tipo stand up degli snack della nuova linea di prodotti pet Hello Kitty di Gimborn. Segnala in proposito Rita Giglioli, direttore marketing del gruppo “Ora anche snack, alimenti e prodotti per la cura e l'igiene saranno disponibili sul mercato con l'icona trendy di Hello Kitty”. L'elevato livello di servizio, infine, è anche la prerogativa principale del nuovo distributore tascabile di crocchette Crock&Go di Rinaldo Franco, un pratico dispenser da passeggio, o da addestramento, per il proprio cane.

Le strategie comunicative
Sia attività above the line che below the line per gli operatori del mondo del petfood. Le azioni di comunicazione del settore includono infatti dalla pubblicità in televisione e sulle principali riviste di settore e non, allo sviluppo di siti intenet di più semplice e intuitiva fruizione per la clientela. Crescono, peraltro, i social network dedicati, per far in modo che gli amanti degli animali si incontrino e si confrontino sui temi del pet care. Non mancano, naturalmente, neppure le operazioni commerciali in store, attraverso la realizzazione di materiale informativo e promozionale ad hoc. Le aziende produttrici si dimostrano piuttosto attive anche sul fronte della sponsorizzazione di iniziative (manifestazioni, conferenze e dibattiti) che abbiano come tema il mondo dei pet, finalizzate essenzialmente a sensibilizzare il maggior numero di persone sull’attenzione e la cura degli animali. Infine, i player del comparto sono presenti anche alle principali fiere di settore nazionali e internazionali.