Gli episodi sempre più frequenti di alterazioni, falsificazioni e contraffazioni di prodotti alimentari mettono in allerta quasi 18 milioni di famiglie italiane, pari al 71% del totale, mentre il 70% dichiara di leggere frequentemente le etichette e di prestare attenzione ai marchi di qualità dei prodotti alimentari che sta per acquistare.

Questi, in sintesi, i principali dati che emergono da una indagine realizzata da ACCREDIA - l’Ente Unico Nazionale di Accreditamento - in collaborazione con il CENSIS, sul tema della sicurezza e della certificazione dei prodotti alimentari, su un campione di 1.300 consumatori intervistati sull'intero territorio nazionale, di varie fasce d'età e tipologie familiari.

A tutela della sicurezza dei consumatori, vengono effettuate mediamente ogni anno più di 2,3 milioni di analisi sugli alimenti dai laboratori accreditati da ACCREDIA, così come vengono svolte oltre 600 mila ispezioni e analizzati più di 200 mila campioni di prodotti dagli organismi del controllo ufficiale coordinati dal Ministero della Salute, mentre gli organismi coordinati dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali eseguono più di   30.000 controlli sulla qualità dei prodotti alimentari.

Le notizie che si sono susseguite dall’inizio dell’anno - come la carne di cavallo contenuta impropriamente in prodotti confezionati di una nota marca o le indagini sul commercio di falsi prodotti biologici - indicano che il problema delle adulterazioni e delle frodi alimentari è tutt’altro che secondario e molto sentito dalle famiglie.