Come sottolinea Assolatte, nei primi 10 mesi del 2013, dall’Italia sono partiti alla volta di oltre 40 paesi di tutto il mondo ben 271.000 tonnellate di formaggi italiani e rispetto al periodo gennaio/ottobre 2012, il flusso delle esportazioni casearie italiane è aumentato complessivamente del 7,5%.

Un risultato positivo, ma che è stato raggiunto a costo di grandi sacrifici. Infatti, per conquistare e conservare i mercati stranieri, le industrie esportatrici italiane hanno dovuto contenere i prezzi e tagliare le quotazioni. Così, il fatturato delle esportazioni casearie italiane è cresciuto solo del 3,9%, arrivando a 1,72 miliardi di euro.

La crescita dell’export dei formaggi italiani è stata generalizzata su tutti i continenti con l’unica eccezione dell’Africa e ha riguardato sia i paesi dove i formaggi italiani hanno già una presenza consolidata, sia i nuovi mercati come Singapore, Nuova Zelanda e Arabia Saudita.