I dati sul commercio al dettaglio, pubblicati dall’Istat, mostrano un calo delle vendite ad agosto 2012 del -1,0% rispetto ad agosto 2011, come risultato di un +0,2% per i prodotti alimentari e di un -1,5% per i non alimentari.

“Il dato di agosto conferma il trend negativo che sta caratterizzando l’intero 2012– ha commentato Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – segno inequivocabile di una spirale recessiva che dura da tempo e di cui è difficile vedere una via d’uscita. Dal 2008 ad ora, infatti, le vendite al dettaglio sono diminuite complessivamente del 4,6%.”

Preoccupa in particolare il calo delle vendite dei prodotti non alimentari, fenomeno che si verifica in tutte le formule distributive, indicatore di un intero comparto merceologico in grave sofferenza, per i continui rinvii degli acquisti dei consumatori ormai con risorse sempre più scarse.

Tengono le vendite per i prodotti alimentari sostenute dai discount e dalla massiccia offerta di convenienza dell’intera Grande Distribuzione, riconosciuta dai consumatori, anche grazie allo sviluppo delle marche private, a tutela della loro capacità di spesa.