Le pressioni da parte dei clienti sono la ragione principale che spinge soprattutto le piccole imprese a impegnarsi nella prevenzione e gestione dei rischi lungo la filiera produttiva, mentre il 60% circa delle grandi aziende considera la gestione dei rischi lungo la filiera parte integrante delle proprie strategie di aziendali, oltre che un fattore di forte differenziazione.
 
È quanto emerge da un’indagine svolta dall’ente di certificazione DNV Business Assurance e GFK Eurisko, che ha coinvolto circa 500 professionisti di importanti aziende del settore food & beverage in Europa, Nord America, Sud America e Asia. Sicurezza alimentare (63%) e qualità (54%) sono le aree che le aziende considerano più vulnerabili nella gestione della filiera.
 
Meno temuti (almeno fino a oggi) i rischi finanziari (38%), quelli legati al rispetto di leggi e regolamenti (35%), e all’ambiente (29%). Fanalino di coda le relazioni con le comunità (10%) e l’etica (8%).