Il Consorzio Patata Italiana di Qualità da sempre ha fatto della tutela del territorio e dell’ambiente uno degli elementi della propria missione.  Lo dimostra l’impegno per limitare le emissioni di CO2 che è l’obiettivo che l’associazione si prefigge con l’attivazione di uno studio volto a misurare l’influenza sull’ambiente della sua produzione.

15 soci (2 organizzazioni di produttori, 4 cooperative e 9 commercianti privati) cui fanno capo circa 320 produttori con 1.400 ettari di terreno sparsi sul territorio nazionale, in prevalenza in Emilia-Romagna, sono gli elementi di una filiera che concorre a portare le patate Selenella sulle nostre tavole: ogni singolo “gesto”, dalla semina all’irrigazione, dalla raccolta allo stoccaggio, fino alla scelta dal packaging, sarà analizzato nel dettaglio per studiare quanto la produzione incide sull’ambiente, in termini di acqua impiegata, energia utilizzata e gas serra emessi.

La metodologia che sta alla base di questo tipo di valutazione è l’Analisi del Ciclo di Vita o Life Cycle Assessment (LCA): l’ analisi dell’intero ciclo di vita del prodotto a partire dalla semina fino all’ingresso sul mercato, evidenziando gli aspetti ambientali significativi della filiera in esame attraverso precisi protocolli di calcolo tra cui il Carbon Footprint , il Water Footprint  e l’Ecological Footprint.