Una produzione che supera i 29 milioni di ettolitri e un fatturato all’origine di oltre i 2,3 miliardi di euro. Questi i principali numeri del comparto dei 521 vini Dop e Igp Italiani che Ismea ha diffuso domenica al Vinitaly, nell’ambito di un seminario dedicato alla struttura produttiva e all’andamento del mercato dei vini insigniti del riconoscimento comunitario.

I dati strutturali, riferiti al 2011, provengono dalla consueta indagine che Ismea svolge annualmente sul territorio e che si arricchisce quest’anno anche della stima inedita sulla valorizzazione alla cantina del vino sfuso, recependo un’esigenza condivisa sia in ambito nazionale sia nei consessi economici internazionali a cui l’Istituto partecipa.

Il fatturato ex-fabrica e iva esclusa dei vini in cisterna, stimato anche grazie alla capillare rete di rilevazione dei prezzi all’origine, risulta nel 2011 di circa un miliardo e mezzo di euro per il segmento dei vini Dop, di 800 milioni di euro per i vini Igp e di 500 milioni di euro per i vini comuni, arrivando a un giro d’affari complessivo all’origine di 2,8 miliardi.