Poco più di 9 milioni i Prosciutti marchiati nel 2011 di cui 6.753.819 assorbiti dal mercato italiano, mentre la restante parte (25,6%) è costituita da quelli esteri che rappresentano ormai una parte considerevole per il business del comparto. La leggera flessione rispetto al 2010 è fisiologica e dovuta principalmente all’eccesso di offerta di prodotto sul mercato.

Il principale obiettivo dell’anno è stato infatti quello di aumentare il prezzo del Prosciutto di Parma da produttore a distributore per il recupero della marginalità delle aziende del comparto; questo è avvenuto anche grazie allo sviluppo di un intenso programma promozionale che ha decisamente incentivato l’acquisto e sostenuto i consumi.

Andando nel dettaglio, se il 2010 era stato l’anno degli USA, nel 2011 l’Australia si propone come il nuovo mercato in assoluto più interessante dell’ultimo triennio arrivando a superare i 50.000 pezzi (+80%).