Sfiora i 7.500.000 quintali la produzione 2016 di uva ottenuta dai soci del comparto vitivinicolo di Fedagri/Confcooperative e Legacoop Agroalimentare dell’Emilia Romagna, che complessivamente rappresentano circa il 78% dell’intero raccolto regionale, stimato in 9,6 milioni di quintali (+1,53% sul 2015). Un dato che conferma l’Emilia Romagna al secondo posto tra le regioni vitivinicole più importanti del nostro Paese dopo il Veneto.

“Con un andamento produttivo abbastanza differente tra le varie province della regione – sottolineano Davide Frascari, responsabile del settore vitivinicolo di Fedagri Emilia Romagna, e Ruenza Santandrea, coordinatrice del settore vitivinicolo dell’Alleanza delle Cooperative Italiane – il quantitativo di uva trasformato dalle cantine sociali risulta quest’anno superiore di circa il 3,7% a quello del 2015.

“Analizzando la situazione nel dettaglio – proseguono Frascari e Santandrea – le cantine di Piacenza registrano un calo del 5,2%, superando di poco i 135.000 quintali di uva. Segno meno anche a Bologna, dove la produzione sfiora i 330.000 quintali (-3,10%). A Reggio Emilia la produzione ha raggiunto quota 1.620.000 quintali con un aumento dell’8,95% dovuto all’incremento produttivo dell’Ancelotta. Stazionaria sui livelli del 2015 la produzione di uve Lambrusco a Modena, attestatasi a 1.305.000 quintali (+0,33%)”.