La ricerca, che riguarda principalmente gli strumenti e i dispositivi più comuni negli uffici, dimostra come al primo posto – tra gli oggetti destinati a scomparire – ci siano i telefoni da scrivania, ormai sostituiti in larga parte dagli smartphone.

Destino segnato anche per le chiavette usb e i cd, rimpiazzati dalle reti cloud che permettono di accedere in remoto ai file e di memorizzarli.

Gli scanner e le calcolatrici occupano il quarto e il quinto posto della classifica, seguiti dagli schedari a scaffale e a cassetto e dai post-it. Ultima posizione, invece, riservata al tradizionale boccione dell’acqua, sostituito gradualmente dalle brocche che riducono gli sprechi e sono maggiormente ecosostenibili.