Ha chiuso il 2009 con un aumento delle vendite del 4,3% a rete corrente (+0,6% a parità di rete), per un fatturato di 3,6 miliardi di euro. Risultato più che apprezzabile considerati i numeri che in generale hanno caratterizzato il settore distributivo nel 2009. Certo Crai ha beneficiato del periodo d’oro che stanno vivendo i negozi di vicinato, il format che più gli è proprio, e che da alcuni anni è tornato – giustamente – a essere valorizzato dai consumatori per gli innegabili vantaggi offerti sul piano del servizio, della comodità, del rapporto diretto con il dettagliante.

Ma questo non sarebbe sufficiente a spiegare il buono stato di salute dello storico gruppo distributivo presieduto attualmente da Piero Boccalatte. La vitalità che lo contraddistingue è infatti da individuare in una serie di scelte strategiche che si sono rivelate efficaci nel medio e lungo periodo. Sicuramente affondano nel posizionamento “Genuinamente italiano” che Crai ha voluto sposare già una decina d’anni fa. Così come nello sviluppo dell’offerta a marchio (al 15% nel primo trimestre 2010) composta da 1.325 referenze articolate in diverse linee che si arricchiranno quest’anno con lo sviluppo di un ambizioso progetto nell’area salutistica.

Ed è stata aiutata da un riassetto organizzativo avviato alcuni anni fa, ispirato al modello federale, in base al quale la Centrale dirige e controlla la
pianificazione strategica, mentre i poli sul territorio (undici) garantiscono l’attività operativa nelle varie aree periferiche. Più recentemente hanno giocato un ruolo determinante l’alleanza con Sma e l’accelerazione verso una politica commerciale multicanale.

La collaborazione con Sma sul fronte degli acquisti è iniziata nel 2008 ed è – nonostante la dissoluzione della supercentrale Intermedia – non solo ancora attiva, ma persino in fase di rafforzamento grazie a importanti sinergie logistiche (tra cui una piattaforma comune a Roma) e organizzative, come pure alla possibilità per i poli distributivi Crai di sviluppare le insegne del gruppo Sma (Simply) sul loro specifico territorio attraverso un contratto di master franchising.

Presente in tutta Italia
con circa 2.500 punti vendita, Crai ha già da diversi anni sposato una politica commerciale multicanale. Tanto che attualmente la sua rete è costituita per il 70% da supermercati, superette e negozi tradizionali e per il 30%, oltre che dai mercatini in aree di ristoro autostradali di Chef Express, da negozi specialistici nel settore profumeria, cura casa e persona. Proprio quest’ultimo canale specializzato è in fase di forte potenziamento.

Al socio Promotre si è infatti aggiunto dapprima Pilato e più recentemente Progetto 2000, facendo di Crai il secondo gruppo italiano del mercato specialistico drug con una quota del 14,2%. Tutto questo, unitamente all’attività di sviluppo rete dei soci generalisti, si tradurrà nelle stime dei vertici Crai in una crescita che a fine 2010 dovrebbe raggiungere il 40%, portando in dote alla rete attuale 520 nuovi punti vendita, 150 alimentari e 370 specialisti, e permettendo alla catena milanese di raggiungere un fatturato alle casse di 5,1 miliardi di euro.