Ciò ha permesso al Gruppo Despar di chiudere lo scorso anno a oltre 4,5 miliardi di euro consolidando la quota di mercato nella distribuzione moderna (stimata intorno al circa il 4,6%). Certo, l’incremento delle vendite è stato in parte sostenuto dallo sviluppo della rete. Le nuove aperture, in particolare, sono state 17, per una superficie totale che ora ammonta a 942.090 mq.
Va dato atto a Despar, in ogni caso, di non essere stata con le mani in mano sul fronte dell’innovazione dei format distributivi, cavalcando in qualche modo la tendenza a spingere sul pedale dell’acceleratore della prossimità. E’ in tale direzione che sono stati indirizzati i progetti “Despar è facile” e “Despar Express”, nonché il potenziamento dei punti vendita Despar, Eurospar ed Interspar proprio in un’ottica di prossimità.
Sul positivo risultato del Gruppo (nonostante la frammentarietà delle insegne possedute: Despar, Eurospar, Interspar e altre 256 sigle) ha giocato però un ruolo ancora più importante il prodotto a marca (+23% rispetto al 2007), articolato in nove linee di prodotti (Supra, Xme, Vital, Era Ora, Passo dopo Passo, Bio,Logico, Cà Dolce, S-Budget e Despar) per un totale di 1.264 referenze che, secondo i programmi dei manager Despar, supereranno le 1.750 unità entro il 2009.
Proprio sulle private label ha voluto mettere l’accento Antonino Gatto, presidente di Despar Italia: «Nel 2008 - ha dichiarato - Despar ha puntato sulla marca privata, che ci ha permesso di contenere i prezzi mantenendo standard qualitativi certificati e, allo stesso tempo, valorizzando i particolarismi e le eccellenze regionali».