Ha chiuso un’annata critica in crescita. E ha grandi ambizioni per il 2010. Gruppo Selex, contrariamente a quanto è avvenuto in casa di numerose altre realtà distributive, archivia più che positivamente il 2009 e pensa con fiducia agli obiettivi di quest’anno.

Terza in classifica
Certo, sul morale alto ha avuto il suo peso l’ingresso, dallo scorso mese di gennaio, del nuovo socio Cedi Marche. Che portato in dote 120 punti vendita tra Marche e Abruzzo facendo non solo salire la rete del Gruppo a quota 3.254 (di cui 82 cash & carry), ma consolidando la posizione di Selex al terzo posto tra le organizzazioni della distribuzione moderna in Italia con una share che – secondo i dati Iri – si attesta ora al 9,5%.

Fatturato a +5%
Resta il fatto che Selex ha chiuso il 2009 con un fatturato alle casse di 8,5 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Le aree di criticità tipiche della distribuzione organizzata sembrano insomma non toccarla. A cominciare dal suo correre solitario (se si fa eccezione per la collaborazione con la catena di drugstore Acqua & Sapone) sul fronte degli acquisti, all’interno della centrale Esd Italia.

Il target 2010

Per l’anno in corso – fanno sapere dal quartiere generale di Trezzano sul Naviglio – l’intenzione è quella di crescere ulteriormente. Anzi. Di più: del 7%, per un giro d’affari che, se verranno confermate le stime del Gruppo, raggiungerà a fine anno i 9.140 milioni di euro. Per riuscirvi, neanche a dirlo, Selex punterà fortemente sull’espansione e il rinnovamento della rete di vendita.

Gli investimenti
Cospicui gli investimenti diretti destinati a questo scopo: 286 milioni di euro per la realizzazione di nuove aperture (102 per l’esattezza, con la creazione di 1.130 posti di lavoro) e per ristrutturazioni varie. Se gli obiettivi verranno confermati si tratterà di 96mila mq di superficie in più, che si andranno ad aggiungere a 1.998.294 già esistenti e suddivisi nei vari format e canali in cui Selex è presente con Famila, A&O, C+C e una nutrita schiera di insegne minori.

Private label e fidelity
Tra gli asset 2010 di Selex, analogamente a quanto avviene in quasi tutte le catene della Gdo, vi sarà anche il potenziamento dell’offerta private label (attualmente circa 2.200 referenze a marchio Selex, Selex Più e Vale, cui si aggiungono e Vanto nel canale cash, cresciute del 15% nel 2009) e gli investimenti in programmi di fidelity, grazie anche ai 4 milioni di carte fedeltà emesse dal Gruppo.

Il progetto assortimentale
Altra area di forte impegno sarà quella del nuovo standard assortimentale dei superstore, nell’ambito di un progetto già avviato da Selex da qualche anno e finalizzato al potenziamento degli assortimenti alimentari e grocery nei diversi format distributivi. L’intervento, in particolare, vede il potenziamento selettivo dell’assortimento, la razionalizzazione degli spazi destinati ai freschi e il perfezionamento dell’integrazione non food con l’obiettivo di ottenere una migliore “leggibilità” dello scaffale e e una più efficace fruibilità dell’offerta.