L’indice provvisorio dei prezzi al consumo di marzo rilevato dall’Istat fa registrare una nuova variazione positiva del tasso di inflazione (+0,8% su base tendenziale) guidata, come nei mesi precedenti, dall’aumento dei beni energetici non regolamentati (+1,7% su base tendenziale).

«Nel delicato contesto che stiamo ancora attraversando la distribuzione moderna continua a fungere da calmiere della dinamica dei prezzi - afferma Carlo Alberto Buttarelli, direttore relazioni con la Filiera e Ufficio Studi di Federdistribuzione -, ne è testimonianza la variazione nulla del valore del carrello della spesa come emerge dalla stessa rilevazione Istat».

«La tutela del potere d’acquisto delle famiglie è un impegno quotidiano per le imprese dalla distribuzione moderna che trovano, anche grazie alla crescita della marca del distributore, la leva strategica per rispondere a questa sfida. Come dimostrato nel recente studio realizzato da The European House-Ambrosetti, anche in un anno difficile come il 2020, la marca del distributore ha garantito oltre 100 euro di risparmio a famiglia, per un valore complessivo di più di 2 miliardi di euro. Un “fattore convenienza” che va sempre di pari passo con la qualità dei prodotti; la marca del distributore, inoltre, sostiene i territori e promuove le eccellenze locali, stringendo rapporti duraturi con i suoi fornitori, che per oltre il 90% sono pmi italiane. Un compito determinante che contribuisce a mantenere in equilibrio il sistema agroalimentare italiano», conclude Buttarelli.