Razionalizzazione delle risorse produttive, ottimizzazione della produzione, innovazione di metodi e processi, valorizzazione del know how dei dipendenti. Questa è la strategia di Alluflon, azienda marchigiana nata nel 1970 e in costante crescita, con vanta un raddoppio di fatturato nel biennio 2010-2011 e persegue due precisi obiettivi: ampliarsi ancora e restare rigorosamente ‘made in Italy’.

Da 40 anni produttrice di pentole e dal 1986 proprietaria di Moneta, antico marchio della tradizione italiana, Alluflon in un momento di crisi e tagli conferma tenacemente la propria volontà di consolidamento sul territorio, con una media di  circa 400 addetti nel 2011 (erano 283 nel 2010)  e oltre 600 lavoratori coinvolti nell’indotto nell’ambito della filiera produttiva nazionale.

La parola d’ordine per l’azienda marchigiana è ‘investire’: 10 milioni di euro investiti nel biennio 2010-2011 e altri 5 milioni previsti nel 2012, in impianti e struttura per l’incremento della capacita’ produttiva e l’implementazione del know how, 2.300 ore di formazione nel 2011 per gli addetti ad ogni livello.

Una strategia, improntata a una crescita duratura nel tempo attraverso la creazione di ricchezza per l’occupazione, che ha dato i suoi frutti: Alluflon ha chiuso l’anno con un fatturato di oltre 98 milioni di euro e una crescita del 50% sul 2010 scalando la classifica delle principali imprese marchigiane (analisi annuale elaborata dalla Fondazione Aristide Merloni con l’Università Politecnica delle Marche) e raggiungendo il 48° posto.

Gli oltre 15 milioni di pentole realizzati nell’ultimo anno sono andati a coprire i diversi canali della distribuzione: dalle grandi superfici alimentari a quelle specializzate, sino ai negozi di prodotti per la casa e liste nozze, dove l’azienda con il suo marchio Moneta riscuote il consenso del consumatore proprio perché italiana.

Proprio l’Italianità, che è sinonimo di esperienza e innovazione, ha permesso ad Alluflon di essere scelta dai grandi gruppi della distribuzione organizzata per la realizzazione dei prodotti ‘private label’, allacciando e facendo perdurare nel tempo validi rapporti commerciali basati, in primis, su un legame di reciproca fiducia.

L’azienda ha molto a cuore anche il tema della sensibilità ambientale, fortemente perseguita con un percorso specifico tramite due progetti: l’uno relativo allo studio del ciclo di vita (LCA, Life Cicle Assessment) dei prodotti attraverso l’indicatore denominato carbon footprint, l’altro di quantificazione delle emissioni di gas serra dello stabilimento.

Sul piano dei prodotti, poi, l’utilizzo di rivestimenti a basso impatto di CO2, come il rivestimento Ceramica_01®, o di dispositivi come il Salvaenergia® che stimolano buone pratiche di risparmio energetico, sono un ulteriore segno dell’attenzione alle tematiche ambientali di Alluflon.