Sotto un supermercato simbolo di filiera corta, prodotti del territorio e qualità di radice toscana; so-pra un ristorante che cucina questi stessi alimenti facendone un’esperienza unica di degustazione.

Si chiama il laboratorio del gusto, sta al piano superiore del supermercato – vi si accede dall’ingresso a sinistra salendo una rampa di scale -, e porta a compimento un progetto iniziato poco meno di un anno fa con l’apertura di Novoli Coop.fi.: quello di sperimentare un format innovativo a livello nazionale - tutto centrato su freschezza, convenienza e alta qualità - che coniuga vendita e degustazione, shopping e cultura alimentare, cibo e socialità.

Il laboratorio del gusto, inaugurato lunedì 18 marzo, si candida a diventare un centro di aggregazio-ne nel nuovo spazio urbano di Novoli che ospita polo uni-versitario, Palazzo di giustizia, Virgin, uffici della Regione Toscana. Fino ad oggi sono stati in centinaia a varcare le porte del supermercato per l’ora di pranzo – dalle 13 alle 15 – per acquistare quanto basta per un pasto veloce.

Il progetto del Laboratorio del Gusto di Andrea Bianchini rappresenta il tassello mancan-te necessario per la completa comprensione dell'innovazione del format, progetto orientato a cogliere la rilevanza delle opportunità sociali attorno al tema del cibo e della qualità della sua produzione.
 
Questo per diverse ragioni la prima delle quali, più collegata alle evoluzione dei luoghi del commercio, riguarda la tendenza ormai consolidata a ritenere che nei mercati contem-poranei la degustazione dei cibi sia parte essenziale dell'esperienza della shopping, per motivi che hanno a che fare con la dimensione multisensoriale dello spazio e con la poten-zialità di aggregazione sociale che tutto ciò che gravita attorno al cibo esprime con particolare intensità.
 
Altri motivi sono legati alla peculiarità di un luogo di rigenerazione urbana, l'ex area indu-striale Fiat di Novoli, per la quale il Laboratorio svolgerà un ruolo di epicentro di relazio-ni per i residenti e per quelli che vengono definiti gli Urban Commuters, pendolari per motivi di lavoro e di studio che gravitano negli adiacenti edifici delle Università e degli uffici.