Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 28 Aprile 2024 - ore 16:00
Compito del commissario nominato dalla magistratura sarà di indire un’offerta pubblica di acquisto e di perseguire così il migliore interesse del marchio: i pretendenti sono cinque. Fra questi i colossi distributivi Carrefour e Casino.
Carrefour Spagna, secondo distributore del Paese, rileva 172 punti di vendita Supersol, per un valore d’impresa di 78 milioni di euro.
La catena, circa 50 punti di vendita nei centri commerciali e nelle zone urbane, un proprio commercio elettronico e un secondo brand, Lillamoi, cambia di proprietà.
L'agenzia bresciana, specialista nella loyalty per la Gdo, si trasforma in società per azioni e consolida la propria strategia estera.
Marco Fraccaroli: "Il potenziamento del nostro business estero è proseguito con ritmi anche superiori alle previsioni".
Stefano Portu, Fondatore e Ceo: "La Gdo ha più che mai bisogno di intercettare le persone là dove maturano le decisioni di shopping".
L'acquirente è Aqua Vera Spa, newco che fa capo alla famiglia Quagliuolo, a sua volta proprietaria di Sicon, Società italiana contenitori.
L'operazione colloca la multinazionale francese al secondo posto, dopo Uni-President, concessionaria dell’insegna americana di convenience store.
Stefano Portu: " Siamo in grado di mettere in comunicazione 30 milioni di consumatori geolocalizzati con 250.000 punti vendita e di generare oltre 1 miliardo annuo di visite in store".
L'importante operazione immobiliare dimostra, anche in tempi di emergenza, la tenuta del segmento del retail real estate.
Per gli oltre 20 punti vendita del nostro Paese – realizzati e gestiti in joint venture con Crai, tramite la società mista Leader Price Italia - non ci saranno cambiamenti.
Il bilancio precosunsuntivo 2019 evidenzia l'ottimo stato di salute del gruppo, che annuncia forti strategie di crescita, anche per linee esterne.
La vendita, che porterà nelle casse del gruppo tedesco 1 miliardo di euro, era nell'aria da tempo. Il consorzio di investitori che ha rilevato l'insegna ne prevede una cessione a spezzatino. Circa 30 Pdv, su un totale di 276, sarebbero destinati alla chiusura.
Era praticamente certo che la multinazionale di Parma avrebbe rilevato il 75% Italian Food Spa, a sua volta titolare dello stabilimento di lavorazione di pomodoro di Venturina Terme, in provincia di Livorno.