Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 06 Maggio 2024 - ore 00:00
Gli italiani hanno scelto di acquistare latte e derivati più di qualunque altra categoria: questi prodotti rappresentano infatti la prima voce di spesa alimentare del Paese, con il 13,9% di quota, davanti ai derivati dei cereali (13,4%) e alle bevande alcoliche e analcoliche (11,7%).
Il marchio di filiera di De Matteis Agroalimentare ha ottenuto importanti risorse per una pasta che assicura lo zero tecnico di residui di agrofarmaci.
Incoraggiare e premiare le buone pratiche e introdurre normative più stringenti sul trattamento del bestiame: questi gli obiettivi del Consiglio.
Nello specifico ad andare molto bene sono stati i prodotti del territorio e i vini di alta qualità. Il pesce ha avuto forti richieste e per il cenone.
Diffondere il benessere nel mondo: questo l'obiettivo dell'azienda creata 85 anni fa da Minoru Shirota, microbiologo e ricercatore.
“Le pratiche si inquadrano in una situazione di significativo squilibrio di forza commerciale che connota la filiera di produzione e commercializzazione del latte crudo e che vede gli allevatori conferenti in una posizione di debolezza strutturale".
Le due realtà sono perfettamente sinergiche sia dal punto di vista della tradizione produttiva, sia dei canali di vendita, sia della presenza sui mercati, nazionale ed estero.
Un'analisi condotta su 6 Paesi dimostra che la filiera ha saputo accontentare le aspirazioni collettive, grazie alla costanza degli approvvigionamenti.
Un'azienda da 12 milioni ne investe 10 su un piano industriale che farà molta strada. Ne parla l'Ad, Giuseppe Multari.
L'ultimo rapporto Ismea-Qualivita conferma che produzione, consumi ed export si sono mantenuti in netta crescita.
Nel mese di marzo il Governo, temendo una crisi della Gdo, ha varato una politica di agevolazioni. Ora le grandi insegne rifondono.
Da febbraio a dicembre il colosso della ristorazione viaggiante ha portato a termine il restauro di uno dei suoi insediamenti più rappresentativi.
Il fatturato 2019 di Acqua Vera è stimato in 80 milioni di euro, mentre le vendite totali in volume sono di 800 milioni di litri.
Sergio Attisani: "La business unit nazionale è uno dei fiori all’occhiello del gruppo ed è attualmente la prima per tasso di crescita".