di Fabio Massi

Prima con la pandemia, poi con le tensioni e i conflitti internazionali, le supply chain di tutto il mondo sono state messe a dura prova e hanno evidenziato tutta la loro vulnerabilità: interruzioni impreviste nella catena di distribuzione e forti aumenti delle tariffe di trasporto sono ormai all’ordine del giorno, due fattori che si ripercuotono direttamente sulle aziende produttrici, ma anche sul consumatore finale. Katya Kancheva, business solution manager di Comarch, software house globale che progetta e implementa prodotti e soluzioni all’avanguardia, ci spiega quali sono oggi le sfide più impellenti che le aziende del retail devono affrontare per rimanere competitive in un mercato che sta cambiando in maniera molto rapida.

Quali sono oggi, nel mondo del retail, le principali esigenze lungo l’intera supply chain?
In un mercato che si evolve in continuazione e con molta velocità come quello odierno, le esigenze in termini di supply chain per le aziende del settore del retail sono davvero numerose, a cominciare dalla necessità di ottimizzare i processi per diminuire gli errori e accorciare le tempistiche con l’obiettivo di mantenere alta la competitività. Un altro aspetto fondamentale è migliorare la comunicazione con i partner e i team interni tramite la definizione di processi che agevolano lo scambio di informazioni. Soprattutto in ambito export, inoltre, le aziende devono affrontare tutta una serie di obblighi legali e amministrativi che molto spesso non sono uniformi da Paese a Paese, come nel caso della fatturazione elettronica, ad esempio.

E quale supporto possono fornire le soluzioni tecnologiche per ottimizzare tutte le fasi della catena di fornitura?

Per garantire trasparenza e informazioni aggiornate in tempo reale lungo l’intera supply chain le tecnologie di ultima generazione costituiscono certamente un supporto fondamentale. Tra queste le soluzioni di electronic data interchange (Edi) sono tra quelle più utilizzate sia dalle grandi aziende sia da quelle di minori dimensioni e meno preparate in termini di strumenti IT. Le piattaforme Edi in grado di monitorare e intercettare in maniera automatica i flussi di scambio dati grazie, tra le altre cose, a logiche di AI e machine learning sono infatti ideali per le aziende con un buon livello di maturità tecnologica, mentre i portali che prevedono l’inserimento e il caricamento manuale di ordini, fatture e altra documentazione via web sono più adatti a piccoli fornitori.

Come si declina l’offerta di Comarch per il settore della logistica nel retail e quali sono le principali caratteristiche delle soluzioni che proponete?
Per supportare le aziende nel superare le sfide che il mercato impone, proponiamo soluzioni Edi che consentono di intervenire sui processi di scambio di qualunque tipologia di dato, dalle informazioni relative ai rapporti tra distributori e fornitori fino ai dati della fatturazione elettronica. Molte volte capita che lo standard con il quale, ad esempio, un fornitore italiano comunica i dati non coincida con lo standard utilizzato dal cliente estero ed è perciò necessaria una sorta di traduzione tra questi due formati. Ed è in questa fase che si inserisce Comarch come provider Edi, in particolare con la figura del project manager che segue tutto il progetto Edi, fin dall’analisi iniziale di quelle che sono le esigenze dell’azienda. Potendo contare su un provider tecnologico con esperienza e con processi di supporto durante l’onboarding, anche le piccole realtà possono approcciarsi nel migliore dei modi al mondo del retail e implementare le proprie attività con efficienza.