Il successo dei surgelati deriva principalmente dal loro valore funzionale – sono pratici e hanno un elevato contenuto di servizio – ma anche da un valore culturale: la sicurezza, intesa come igiene e controllo. Due aspetti fortemente apprezzati da chi si occupa di organizzare la dieta domestica quotidiana.
Tra le varie categorie merceologiche, i vegetali hanno ottenuto il primato (circa il 42% delle vendite a volume e un tasso di penetrazione nazionale pari a oltre 22 milioni di famiglie). I vegetali semplici, in particolare, hanno mantenuto le proprie posizioni, mentre i preparati hanno registrato le performance migliori (+7,9%) a differenza di zuppe e minestroni, in calo.
Risultati positivi anche per il segmento ittico, soprattutto per il pesce intero naturale (+5,9%). In crescita anche le aree più innovative come panati e castellati – da preparare in forno o da friggere – che hanno registrato un aumento dell’1,6% rispetto al 2010.
Il segmento pizze unito a quello degli snack ha ottenuto i risultati migliori (+3,4% a volume e +9% a valore) e il peso del comparto sul totale surgelati è di quasi il 13%, con una quota di penetrazione assoluta vicina al 60%. Buone performance, in particolare, sia per le pizze large che per quelle mini, ma anche per focacce e calzoni: se la margherita detiene ancora il primato, le ricette più elaborate e gustose stanno comunque guadagnando terreno.
Poco dinamico, invece, il segmento dei piatti pronti ricettati, a causa del periodo di crisi economica che spinge il consumatore a fare maggiore attenzione al prezzo, ma anche per la mancanza di nuovi prodotti: un fattore che ha cristallizzato la categoria, da sempre nota per la componente innovativa.