Il perdurare della crisi economica non sembra frenare l’apertura di nuovi punti vendita della grande distribuzione organizzata. Questo è quanto emerge da una ricerca Symphony Iri, riportata recentemente da Il Sole 24 Ore, che sottolinea come quasi tutti i canali del settore (tranne superette e libero servizio) mostrino un leggero aumento del numero dei propri negozi.

Gli ipermercati rappresentano il canale in maggiore espansione, anche se con nuovi punti vendita di dimensioni ridotte, mentre i supermercati crescono di poche unità, attraverso la chiusura di negozi mediamente piccoli e l’inaugurazione di nuovi più grandi. I format che registrano i risultati migliori sono superstore, drugstore e discount, grazie ai loro investimenti nell’offerta per i consumatori.

La grande distribuzione sembra, dunque, sempre più orientata ad andare incontro alle esigenze dei clienti che chiedono ai punti vendita una spesa rapida in negozi facilmente percorribili e con un’ampia offerta di prodotti. L’assortimento, in particolare, è una delle principali armi delle catene distributive che, nel corso degli anni, hanno ristrutturato i negozi più vecchi e piccoli, inserendo sempre più reparti (primi fra tutti gastronomia, pescheria e macelleria).

Non solo nuove aperture, ma anche razionalizzazione degli spazi e cambiamenti di insegna sono dunque i principali trend che riguardano attualmente il mondo della grande distribuzione, come dimostra Conad che mira a crescere puntando soprattutto su innovazione e sviluppo e che – a luglio di quest’anno – ha già inaugurato 107 nuovi punti vendita. Ampliamento anche per la rete Coop, il cui piano di sviluppo triennale prevede 52 nuove aperture con un investimento di 400 milioni di euro.