Il Canada continua a offrire notevoli margini di sviluppo per la produzione italiana essendo un mercato molto dinamico alimentato dalla propensione di operatori e consumatori alla ricerca continua dell'alta qualità scaturente dall'eccellenza delle uve italiane e dalle differenti caratteristiche, quali regioni di provenienza, gusto, qualità organolettiche e tecniche di vinificazione.

È quanto emerge dagli incontri organizzati tra i produttori italiani e gli operatori canadesi del settore durante il tour annuale di degustazioni attraverso il Canada che l’ICE sta organizzando a sostegno della promozione dei vini italiani e che prenderà fine mercoledì 7 novembre a Montréal.

Il Paese rappresenta uno dei mercati esteri più importanti per il vino italiano, il quinto (secondo i dati ISTAT) nel 2011. Secondo i dati pubblicati da Statistics Canada, l'Italia è il primo paese fornitore per quantità, davanti alla Francia, mentre per il fattore valore le posizioni tra i due paesi sono invertite. Nel 2011 il Canada ha importato dall'Italia 690 mila ettolitri, in aumento del 7,9% sul 2010, per un valore pari a CAD 380 milioni (€ 295 milioni) in aumento del 8,7%.

Il trend positivo è confermato anche per il 2012. Infatti, nei primi otto mesi dell'anno sono stati importati dall'Italia 494 mila ettolitri, in aumento del 15,5%, per un valore pari a CAD 261 milioni (€ 202 milioni) in aumento del 15,7%. Il 42% del vino importato dall'Italia è destinato alla provincia del Québec che assorbe il 38% delle importazioni canadesi totali di vino.

In Ontario il Belpaese occupa la prima posizione tra i paesi fornitori con il 23,3% di quota di mercato all'importazione, mentre in Québec occupa la seconda posizione con il 21,6%, preceduta solo dalla Francia.